Il 2015 degli italiani, tanto per cambiare, comincerà con una brutta notizia. Si tratta dell'ennesimo rincaro previsto dal governo e nella fattispecie dal Ministero dei trasporti. Questo aumento che al solito graverà sulle tasche delle famiglie italiane è destinato a far discutere molto. Questa volta il rincaro infatti riguarda il costo dei pedaggi autostradali, che a partire dal primo Gennaio del 2015 potrebbero risultare decisamente più salati per le nostre vetture. Ovviamente con tale notizia giungono puntuali le prime critiche fra associazioni dei consumatori e Ministero dei Trasporti.

La diatriba nasce fondamentalmente dal fatto che il Ministro dei trasporti Maurizio Lupi ritiene che i rincari non saranno superiori all'1,5%, viceversa Federconsumatori ritiene che invece saranno pari almeno al 9% nei casi più gravi. Insomma una bella discrepanza fra le due parti che ovviamente non può che alimentare ulteriormente critiche e polemiche che piovono un po' da tutti i lati.

Anche altri esponenti del mondo politico hanno voluto fare sentire la propria voce in questi giorni sull'argomento. Ad esempio il deputato Lucio Malan di Forza Italia ha dichiarato che questo aumento è superiore al tasso di inflazione e dunque ingiusto. Inoltre egli ha posto l'accento sul fatto che con questo rincaro ancora una volta chi ci andrà di mezzo sono le famiglie e le imprese italiane, sempre più tartassate.

La più scatenata nelle critiche rimane comunque Federconsumatori che nel proprio sito riporta e mette bene in evidenza tutti gli aumenti dei pedaggi che entreranno in vigore a partire dall'1 Gennaio 2015. Nell'elenco vengono segnalati in maniera piuttosto dettagliata tutte le varie autostrade interessate da tali rincari. Tali aumenti secondo quanto affermato dai responsabili della Federazione dei consumatori vanno fino ad un +9% globale.

In particolare si segnala il caso dell'autostrada Roma-Pescara, il cui pedaggio il prossimo anno potrebbe venire a costare fino a 1,6 euro in più con grande disappunto di chi quella strada la percorre ogni giorno per lavoro.