Continua la ricerca da parte di Sergio Marchionne per trovare un nuovo partner industriale al gruppo da lui diretto FIAT Chysler Automobiles. Nonostante gli ottimi risultati conseguiti nelle ultime annate dal gruppo italo americano, che all'inizio dello scorso anno ha sorpassato Honda al settimo posto nella classifica dei gruppi automobilistici più importanti, il numero uno di FCA ritiene sia indispensabile per garantire un futuro sereno al gruppo trovare un altro gruppo importante con cui fare la fusione e diventare la prima potenza automobilistica mondiale.
Per fare questo Marchionne aveva pensato a General Motors; il colosso americano aveva tutti i requisiti necessari per poter essere considerato il partner giusto.
Dopo il rifiuto di GM si valutano anche altri gruppi
Tuttavia negli scorsi mesi l'amministratore delegato di Fiat Chrysler ha dovuto fare i conti con una serie di rifiuti da parte dei vertici di GM, che si dicono non interessati per il momento ad una fusione con FCA. Il netto rifiuto ha spiazzato in un primo momento Marchionne, che comunque non demorde e prova un altro attacco. Nel frattempo tuttavia il numero uno di FCA si guarda intorno e inizia a valutare le candidature di altri gruppi, che potrebbero essere seriamente interessati alla fusione.
Uno dei gruppi che in questo momento sarebbe più interessato ad una fusione con FCA è certamente Toyota. La Casa automobilistica giapponese punta forte sull'ibrido per i prossimi anni e la cosa interessa molto a Marchionne.
Difficile trovare il gruppo giusto con cui fare la fusione
Tuttavia l'accordo con Toyota, secondo il Ceo di Fiat Chrysler non porterebbe grossi vantaggi ne a FCA ne alla stessa Toyota, quindi al momento sembra difficile che questo accordo si possa fare.
Difficile anche al momento ipotizzare possibili accordi con i gruppi francesi o quelli tedeschi per molti motivi. Insomma la ricerca continua ma si preannuncia molto difficile visto e considerato che l'unico partner che poteva essere considerato davvero perfetto, ci riferiamo a GM, pare deciso per il momento a rifiutare ogni avance.