In questi anni abbiamo imparato a conoscere l'ambizione di Sergio Marchionne. La nuova Alfa Romeo Giulia è, in questo senso, una delle scommesse più grandi dell'amministratore delegato del gruppo Fiat Chrysler Automobiles, nonché presidente Ferrari. A maggior ragione dopo le indiscrezioni diffuse nelle ultime settimane circa un possibile ritardo nella produzione della Giulia, voci che non hanno trovato conferme negli ambienti ufficiali, se si esclude il mercato automobilistico in Cina. Anche nel mondo delle auto, così come in molti altri settori dell'industria mondiale, ogni arma - per indebolire il proprio avversario e/o la concorrenza è lecita.

Da una parte si utilizza l'ironia, sempre se si può chiamare ironia quella utilizzata dal numero uno di Audi nel corso del Salone di Francoforte nei confronti della Giulia Quadrifoglio Verde: "Alfa Romeo chi?". Dall'altra parte c'è uno dei progetti più interessanti nel campo del segmento D degli ultimi anni, tanto segreto - almeno fino al momento della presentazione del giugno scorso - quanto affascinante, in grado di poter spostare gli equilibri.

Mercedes, Audi, Bmw: la sfida di Marchionne alle tedesche

"Alfa Romeo chi?" Potrebbe essere proprio l'affermazione di Rupert Stadler un'ulteriore motivazione per spingere il gruppo FCA a fare tutto il possibile affinché Alfa Romeo possa riacquistare un ruolo importante all'interno del segmento D, attualmente dominato da Mercedes, Audi e Bmw.

I se e i ma di addetti ai lavori e non sono tanti, anche - e sopratutto - alla luce della pubblicazione della gamma dei motori della nuova Giulia, che ha fatto storcere il naso agli stessi appassionati di auto. Nello specifico le critiche sono state rivolte al 2.2 jtdm da 150 cavalli, che rappresenta il primo mattoncino della gamma, considerato una soluzione troppo "aggressiva".

Contro la nuova berlina di Alfa Romeo sembrano remare contro anche i dati riportati dagli analisti di IHS, secondo cui nel 2018, che dovrebbe essere - sempre stando allo studio compiuto in questi giorni - l'anno migliore per Alfa Romeo in relazione alle vendite, il numero complessivo di Giulia vendute dovrebbe attestarsi intorno alle 22 mila unità, un numero che - non c'è bisogno in questo caso di essere guru dell'informazione - se confermato sarebbe piuttosto deludente per il Biscione, anche in rapporto alle vendite stimate delle altre case automobilistiche tedesche, con Mercedes che fa la voce grosse con 150 mila unità. Per conoscere le ultime notizie aggiornate su Alfa Romeo e il gruppo FCA cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra.