Arrivano interessanti novità per quello che riguarda il futuro prossimo della gloriosa casa automobilistica del biscione. Giunge, infatti, notizia che i vertici di FIAT Chrysler Automobiles ed in primis l'amministratore delegato Sergio Marchionne, stiano seriamente pensando ad un cambio di strategia per quanto concerne l'attuazione dei piani di rilancio di Alfa Romeo. Il motivo di tale decisione sarebbe, secondo i bene informati, la forte contrazione che negli ultimi mesi sta caratterizzando l'importante mercato automobilistico cinese. Situazione che starebbe spingendo Il numero uno di Fca, Sergio Marchionne, e gli altri dirigenti, ad un vero e proprio ripensamento nella strategia da attuare per quanto riguarda il futuro di Alfa Romeo, almeno fino al 2018.

Ecco cosa cambierà in Alfa Romeo

A quanto pare, sarebbe confermato il piano di Fiat Chrysler di portare Alfa Romeo alle 400 mila immatricolazioni annue entro il 2018, ma per fare ciò si perseguirà una strada diversa da quella preventivata nello scorso mese di maggio 2014. In quella data, infatti, fu redatto il nuovo piano industriale di Alfa Romeo e vennero elencate tutte le nuove auto che sarebbero arrivatesul mercato da lì al 2018. Quella che cambierà è la strategia di lancio dei singoli modelli, che potrebbe variare soprattutto per quello che concerne i tempi. Inoltre, muterà molto anche il peso che verrà dato ai singoli mercati rispetto a quanto accaduto fino ad ora.

Cambia la strategia commerciale del biscione?

Questo vuol dire che per il rilancio si punterà molto sui mercati europeo ed americano, mentre minore rilevanza avranno, per lo sviluppo del Biscione, gli altri mercati, a partire da quello cinese in forte declino. Confermati tutti i nuovi modelli che dovranno uscire da qui al 2018, però potrebbe cambiare la strategia commerciale per il loro lancio sul mercato.

Questo vuol dire che qualche modello potrebbe vedere anticipata la sua uscita, di contro qualche altro verrà immesso sul mercato in ritardo rispetto ai tempi ipotizzati nei mesi scorsi. Si darà, insomma, la precedenza alle vetture maggiormente spendibili in Usa e in Europa. Ad esempio, la nuova Alfa Romeo Giulietta potrebbe vedere anticipati i tempi di uscita.