Nell'affollato segmento C si rinnova una delle auto più note in questa categoria sotto il punto di vista del design esterno, della tecnologia a bordo,della sicurezza e delladinamica di guida, è la nuova Ford Focus Wagon. Tra le macchine rivali, ci sono alcune con bagagliai più spaziosi ma per quanto riguarda il piacere di guida è tra i primi migliori posti.
I cambiamenti esterni
Partendo dalla linea laterale sono pochi i cambiamenti che sono stati adottati per questo restyling, ma nel frontale si nota il maggior cambiamento, la griglia cromata è del tutto nuova, stile Aston Martin, che ben si integra nella carrozzeria della Focus, abbastanza moderna.
E' stato cambiato anche il paraurti, meno particolare del precedente, che ora ingloba i vistosi sensori di parcheggio. Anche il disegno dei fari è nuovo, disponibili allo xeno. Cambiano anche i cerchi, che sono da 17 pollici multi raggi e che ben si abbinano alle finestrature e ai nuovi colori disponibili, come il grigio metallizzato. Sul retro il cambiamento sta esclusivamente all'interno dei fari di componentistica normale, poiché il posteriore non necessitava di stravolgimenti.
I cambiamenti interni
Il bagagliaio è di 490 litri, la bocca di accesso è quadrata, è ben rifinito, ha una superficie regolare ed è dotato di luci, ganci e prese da 12 volt. I sediolini posteriori sono frazionati secondo lo schema 60-40 e ribaltati fanno aumentare la capienza a 1516 litri, senza creare scalini e irregolarità del piano.
I sedili anteriori sono dotati del riscaldamento (optional), sono regolabili manualmente ed hanno impostazioni elettriche per schienale e seduta. Il volante si può registrare sia in altezza che in profondità. Rispetto alle versioni precedenti sono stati eliminati molti comandi, molte componentistiche interne sono semplificate, a partire dal sistema informativo con relativi comandi, diminuiti drasticamente a causa del touch screen: questa soluzione ha portato una pulizia stilistica della plancia veramente notevole, anche se l'insieme risulta comunque massiccio.
