Finalmente anche in Piemonte si muove qualcosa per quanto concerne la vicenda relativa al bollo sulle auto storicheda 20 a 29 anni. Queste dallo scorso anno, a causa di quanto previsto dal governo nell'ultima legge di Stabilità, devono pagare il bollo. Le regioni negli scorsi mesi hanno fatto di tutto per accontentare i propri cittadini, che chiedevano a gran voce un ritorno alla vecchia disciplina, considerata molto meno afflittiva rispetto a quella attuale, che costringe tutti i possessori di veicoli storici a pagare il bollo auto. Ma purtroppo fino ad oggi il governo ha sempre stoppato ogni intervento delle regioni.

Questo grazie anche all'aiuto della Corte Costituzionale, che, in una recente sentenza, ha decretato che il bollo è un tributo regionale derivato e dunque le regioni non possono modificarlo a proprio piacimento.

Anche il Piemonte, così come il Lazio annuncia lo sconto

L'unica concessione che, fino ad ora, è stata fatta alle regioni, è quella di prevedereuno sconto del 10%, da applicare solo alle vetture con meno di 30 anni di vita, che presentino determinati requisiti di storicità, attraverso l'iscrizione in appositi registri regionali. Questa soluzione è stata adottata negli scorsi giorni da alcune regioni come Umbria e Lazio. Quest'ultima, attraverso i propri rappresentanti, negli scorsi giorni ha comunicato l'intenzione di mantenere la promessa fatta dal governatore Nicola Zingaretti, che aveva garantito nelle scorse settimane ai possessori laziali di auto storiche lo sconto del 10%.

La notizia del giorno è che a queste regioni se ne aggiunge un'altra molto importante. Si tratta della regione Piemonte che, cosi come comunica il Vicepresidente di Regione e Assessore Al Bilancio Aldo Reschigna, presto concederà lo sconto del 10% a tutti i possessori di auto storiche le cui vetture presentino i requisiti richiesti.

Ma gli appassionati non ci stanno

Questa notizia farà certamente piacere ai circa 19 mila proprietari di auto storiche del Piemonte, che cosi dovrebbero risparmiare qualcosina. Tuttavia questo provvedimento non soddisfa del tutto gli automobilisti interessati, che lamentano grosse difficoltà nel mantenere vetture da collezione utilizzate solo per le sfilate o per qualche passeggiata, da quest'anno costretti a pagare bolli che, a volte, possono arrivare fino a 1500 euro.Proprio per questo motivo i rappresentanti delle categorie interessate, chiedono a gran voce al governo diretto daMatteo Renzi di fare marcia indietro.