Come sempre accade in questo periodo dell'anno, Google sta diffondendo i risultati relativi alle parole più cercate del 2015 sul suo motore di ricerca. Andando a spulciare i dati relativi agli Usa, ci accorgiamo che per quanto riguarda le automobili, tra i nomi più cercati nell'ultimo anno appare anche quello del crossover FIAT 500X.Nella Top Ten delle automobili più cercate sul web dagli americani oltre alla Fiat 500X, troviamo anche la 'sorella' Jeep Renegade, che negli Usa quest'anno ha ottenuto un notevole successo di vendite e popolarità. In questa classifica fa riflettere il fatto che nei primi 10 posti, ben 6 veicoli sono Suv o Pick Up.

Questo è il segno che ormai un po in tutto il mondo il mercato dei motori è dominato da questa tipologia di veicolo, che sempre più ormai va per la maggiore a discapito di berline e monovolume.Fiat 500X e Jeep Renegade precisamente sono la sesta e settima vettura più cliccata su Google dagli utenti a stelle e strisce. Insomma questo dato fa capire come in questo 2015 l'interesse verso le due celebri vetture di Fiat Chrysler sia stato molto elevato anche in Nord America, come del resto hanno dimostrato le vendite, in particolare di Jeep Renegade. La classifica in questione è dominata dai modelli Chevrolet con al primo posto la Malibu seguita dalla Silverado. Al terzo posto troviamo la Toyota Tacoma, mentre al quarto un'altra Chevrolet: la sportiva Camaro.

Un dato di buon auspicio per il 2016

Questi dati certamente sono di buon auspicio per il prossimo anno. Il 2016 dovrebbe essere un anno molto importante per Fiat, che punta ad affermarsi definitivamente anche in un mercato difficile come quello degli Stati Uniti, dove si spera che grazie a Fiat 500X e alla nuova Fiat 124 Spider alle altre novità della casa italiana, le vendite possano brillare ulteriormente.

Questo con l'obiettivo di inanellare nuovi record nelle vendite e nelle immatricolazioni,come del resto auspicano gli stessi vertici del gruppo italo americano Fca, con in testa il numero uno, l'amministratore delegato Sergio Marchionne.