Quello che sta accadendo a Napoli in questi giorni ha dell'incredibile e del magico. La morte di Pino Daniele, voce e figlio di Napoli ha generato qualcosa di inspiegabile, un sentimento ed un affezione dell'animo che coinvolgono la cittadinanza che si riscopre popolo, nell'intera area metropolitana. Così, proprio come spontaneamente, all'indomani della notizia del decesso, sono iniziati a spuntare striscioni anonimi tra le strade di Napoli, che riproducevano strofe delle canzoni del cantante partenopeo, accompagnando, a distanza, l'omaggio ed il ricordo, altrettanto spontaneamente, qualche ora prima dell'inizio del flash mob organizzato a Piazza del Plebiscito, in tutte le stazioni metropolitane di Napoli e nei convogli, lentamente gli altoparlanti hanno iniziato a diffonderenle note delle canzoni del cantautore nato e cresciuto nel ventre di Napoli.

I video di Pino Daniele nelle strade - Da Terra Mia a Napul'è, tutti i passeggeri, turisti compresi, sono stati rapiti dalle melodie di Pino Daniele e così decine di voci si sono unite alla musica trasmessa. Inutile dire che i video che ne hanno documentato l'esecuzione "da strada" sono diventati ormai virali sui Social Network, tanto che, a tre giorni dalla morte, ancora oggi è possibile imbattersi nelle note delle canzoni proposte ed unirsi alla voce di cittadini napoletani e non che continuano ad omaggiarne, in questo modo, il ricordo. Ora se è vero, come è vero, che può risultare assurdo per commentatori, soubrette, opinion makers, think tank del comportamento anglosassone, che in tanti casi stanno, davvero incomprensibilmente, censurando certi comportamenti, è altrettanto vero che se vi spostaste in città adesso, a prescindere dal vostro luogo di nascita, finireste per  venirne, volenti o nolenti, coinvolti.

E sareste finiti pure voi a riempire per ben due volte Piazza del Plebiscito, sfidando l'inusuale freddo e la pioggerellina fine che si univa alle note di Quanno Chiove. Ed allora, sentite a me, prima di unirvi al coro dei censori di questa "Passione" che ha cinematograficamente ispirato anche John Turturro, passeggiate tra le strade di Partenope e fate una cosa semplicissima. Cantate.