Giovedì 15 dicembre presso l’Aula Magna del Liceo "Comenio" in Via Saverio Gatto a Napoli 16/A si terrà l’incontro-dibattito sulla legalità nell’ambito del progetto “Ali alla legalità. La legalità rende liberi”. Un progetto voluto dalla scrittrice e docente Daniela Bernard volto a sensibilizzare i giovani in un percorso verso la responsabilità civile e verso la consapevolezza delle proprie azioni, vale a dire verso la coscienza che ognuno di loro può con il proprio agire, influenzare in maniera determinante la comunità di cui fa parte. Il progetto che ha coinvolto circa duecento alunni delle classi del biennio dell’Istituto, parte dalla lettura del libro della docente e scrittrice Giampaola Costabile "C come Camorra (Editore Rogiosi)".

Altre tappe del progetto sono stati gli spettacoli sulla legalità “Aspettando il tempo che passa” scritto dai detenuti del carcere minorile di Airola nell’ambito del progetto “Il palcoscenico della legalità” e “ Ladri di sogni” di Peppe Celentano e Vincenzo De Falco con Antonio Casagrande dedicato alle vittime della camorra.

Al dibattito parteciperanno l’autrice del libro che incontrerà gli studenti, Francesco Clemente volontario di Libera Associazione contro le mafie che presenterà un video sulla madre Silvia Ruotolo vittima della camorra nel 1997, Rosario Fiorenza presidente dell’Associazione onlus Crescere Insieme che si occupa di tossicodipendenze giovanili, Alessandra Clemente Assessore alle Politiche Giovanili, Danilo psicologo e psicoterapeuta giudice onorario presso il Tribunale dei Minori di Napoli, il regista Lucio Cremonese che sta girando un film sulla camorra e l’attore e produttore cinematografico Francesco Vitiello.

L’incontro avrà inizio alle ore 9,00 con la proiezione del video presentato da Francesco Clemente. In occasione dell’incontro-dibattito saranno presentati i cartelloni tematici e la mostra fotografica realizzati dagli studenti che hanno partecipato al progetto. Sarà inoltre possibile vedere la stella di Davide che alcuni studenti hanno realizzato nel giardino della scuola in cui sono stati seminati dei bulbi del fiore di croco in ricordo delle vittime dell’Olocausto e delle vittime della camorra, morti innocenti, vittime delle stesse logiche di violenza, ignoranza e potere.