Napoli - La periferia abbandonata del capoluogo partenopeo, potrebbe sembrare il titolo di un romanzo verista ed invece purtroppo a quanto pare è la realtà che si trovano ad affrontare i cittadini del quartiere di Ponticelli e zone limitrofe. Questi luoghi sono tristemente noti perché spesso protagonisti assoluti delle prime pagine di cronaca grazie ad episodi di sangue o di discariche a cielo aperto. In questo scenario drammatico ci mancavano soltanto i tombini scoperti privi di qualsiasi segnalazione o barriera che rappresentano una minaccia per l'incolumità dei passanti.

Via Argine disseminata di trappole

La strada che collega il centro cittadino, dove è presente la Stazione Centrale dei treni e la Circumvesuviana, a San Giovanni, non è certo meta di passeggiate, ma non mancano fermate dell'autobus e piccole zone residenziali. Il passaggio è certo limitato ma non assente e almeno due tombini presenti su questa strada sono privi di coperchio (non vi sono segnalazioni di pericolo e la porzione di suolo a rischio non è recintata). Di fatto, camminare per via argine distrattamente può rappresentare un pericolo per i pedoni. Le foto presenti nell'articolo risalgono allo scorso 21 marzo, data che ha visto il quartiere di Ponticelli invaso da quasi 50.000 persone in occasione della giornata della memoria per le vittime delle mafie.

Molte delle persone accorse quel giorno erano ragazzi delle scuole, anche molto giovani, che però per fortuna non si sono trovati a passare su quel tratto di strada.

Davanti la scuola

Due sono i tombini trovati privi di coperchio: il primo completamente vuoto, sul secondo invece hanno appoggiato un ombrello rotto come rozzo tentativo di segnalazione che però purtroppo poco può fare, è facile immaginare la criticità durante le ore notturne ed in condizioni di scarsa visibilità, senza contare il fatto che uno di questi tombini scoperchiati si trova sul marciapiede opposto all'Istituto Tecnico Marie Curie, rendendo la situazione ancora più a rischio in un territorio ormai abituato all'incuria ed al degrado.