Cielo grigio a Napoli e provincia, coperto dalla nube di fumo proveniente dal vesuvio. Sembra la sua eruzione da immagini e video che mostrano la drammatica situazione che si sta vivendo in questi giorni nel napoletano. Gli incendi estivi hanno colpito ancora. Questo è solo l'ultimo di una lunga serie. Sono già tre giorni che divampano i fuocherelli e le squadre d'intervento non hanno il tempo di far cessare il fuoco che se ne presenta un altro degenerando in modo apocalittico. Ci si rende bene conto della catastrofe che in questo momento ha investito la zona del Vesuvio attraverso le riprese dall'alto girate ieri dall'elicottero della Protezione Civile e condivise anche attraverso la pagina FB Anima Vesuviana.

Inserendo nel campo di ricerca social l'hashtag Vesuvio, si ha come risultato una carrellata di foto e video che mostrano il grigiore che ha avvolto tutto il monte spezzando quel panorama idilliaco immortalato in tante cartoline di Napoli in cui la città è raffigurata, dal suo suo monte immerso nell'azzurro del cielo sopra e del mare sotto. Invece ora solo fuochi, uno dopo l'altro, abbracciano il monte; come messi in atto con strategia. Principale indiziato, l'uomo stesso, secondo la scia di notizie che non mette in dubbio l'origine dolosa degli incendi. Complici inoltre la temperatura alta in questi giorni e la siccità.

Mancanza di una politica di prevenzione

Quanto accaduto denota una carenza nella prevenzione di episodi del genere.

Un serio pericolo nella misura in cui incide sull'economia del territorio, sugli investimenti delle attività locali e sulla vita delle persone (peraltro costrette ad evacuare). Legambiente rammenta che una manutenzione ordinaria, la pulizia del sottobosco e quella lungo le strade, la manutenzione di sentieri spartifuoco faciliterebbero l'accesso alle aree per scongiurare il degenerare degli incendi, come avvenuto in questo episodio.

In stato d'allerta soprattutto i comuni alle pendici del Vesuvio. Non sono ancora precisi i calcoli dei danni arrecati, ma comunque se ne contano già tanti. Nel frattempo continua a cadere cenere e la foschia ha preso il sopravvento anche questa mattina. La gente fa appello al Divino, lo invoca chiedendo che faccia arrivare una grande pioggia, al più presto, perché l'aria è diventata irrespirabile e i soccorsi non appaiono sufficienti.

Secondo la tradizione giudaico-cristiana, la pioggia ha una forte valenza simbolica: indica l'intervento di Dio. L'albero, e più in generale la natura, è il segno del legame tra terra e cielo la cui distruzione spesso è opera dei piromani.