Una ragazza di 19 anni di età ha riportato gravissime ferite da arma da taglio. E' stata accoltellata oggi, 7 agosto, nella zona del lungomare Caracciolo di Napoli dal suo ex convivente, un ragazzo venticinquenne, dal quale - circa un anno fa - aveva avuto anche un figlio. Numerose ferite su tutto il corpo. Dalle prime indiscrezioni trapelate dalle forze dell'ordine, la vittima sarebbe stata colpita ripetutamente con brutale violenza: ben cinque coltellate da parte del suo ex compagno. La tremenda aggressione è avvenuta nelle prime ore del pomeriggio nei pressi degli scogli adiacenti al tratto di strada dove si trova il palazzo dell'ambasciata americana, all'inizio del cosiddetto 'Lungomare Liberato', venendo dalla zona di Mergellina e Fuorigrotta.

L'arresto del ragazzo

L'ex compagno, Antonio Bocchetti, è stato trovato e fermato dalle forze dell'ordine: attualmente si trova in stato di fermo e dovrà rispondere dall'accusa del reato di tentato omicidio. Il giovane venticinquenne si trovava su via Caracciolo e attendeva la ragazza: non appena l'ha vista, in compagnia del suo nuovo fidanzato, le è immediatamente corso in contro e, prima l'ha abbracciata e poi accoltellata. Dei ragazzi che hanno assistito alla scena hanno bloccato un'automobile dei carabinieri in transito lungo la strada. La ragazza è stata subito soccorsa dal personale medico-sanitario del 118, accorso con un'ambulanza. Attualmente la vittima si trova all'ospedale "Loreto Mare" di Napoli, ricoverata d'urgenza nel reparto di terapia intensiva e rianimazione.

Ha riportato profonde ferita da arma da taglio sia al torace che all'addome. Tuttavia, secondo quanto riporta Repubblica, la ragazza non sarebbe in pericolo di vita. Il 25enne, già noto alle forze dell'ordine per altri precedenti reati non riconducibili al crimine organizzato o ad associazioni malavitose, è stato trasferito presso l'istituto circondariale penitenziario di Napoli-Poggioreale, in attesa del processo che avverrà con rito per direttissima.

La vittima

La ragazza è la figlia di Antonio Albino, un pregiudicato napoletano che a marzo 2004, su mandato del capo clan camorristico Vincenzo Mazzarella, sparò diversi colpi di arma da fuoco nel popoloso quartiere partenopeo di Forcella. Doveva essere un'esecuzione criminale ai danni del camorrista Salvatore Giuliano, ma nel terribile raid perse la vita anche la giovanissima Annalisa Durante, appena quattordici anni, che rimase colpita da un proiettile.