Oggi pomeriggio si è tenuta a Francoforte la riunione del consiglio direttivo Bce e le previsioni degli analisti degli scorsi giorni sono state confermate. La Bce ha tagliato di un altro quarto punto percentuale il costo del denaro che è passato dall’1% allo 0,75%.

Con questa decisone l’Eurotower scende per la prima volta sotto il punto percentuale, toccando il minimo storico dello 0,75%. In base a questa decisione il tasso di interesse sui depositi arriva a 0,0% dallo 0,25%, mentre quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale è ridotto di 25 punti base, all’1,50%.

I nuovi tassi avranno effetto dall’11 luglio 2012.

Sulla decisione del consiglio direttivo del taglio dei tassi dello 0,25% il presidente Mario Draghi ha affermato: "eravamo tutti unanimi su tutti i punti di vista”. Rispetto alla situazione economica della zona euro Draghi ha detto che “resta debole” e che la ripresa “sarà graduale”. E ha poi avvertito che su crescita e ripresa rimane “un’elevata incertezza”, anche a causa della forte disoccupazione.

Sulla questione delle banche il presidente ha ribadito la necessità che “gli istituti rafforzino la propria resistenza dove è necessario. La solidità del bilancio delle banche è fattore chiave per il finanziamento alle imprese”.

La reazione delle borse al discorso del presidente della Bce non è stata positiva.

Le incertezze dell’Eurozona hanno deluso gli investitori. Alla fine della conferenza stampa l'indice principale di Milano lascia sul terreno il 3,55% a 13.870 punti, Parigi segna meno 1,52 per cento, Francoforte -1,07%, Londra -0,24%.