Papa Benedetto XVI, al secolo Joseph Aloisius Ratzinger, è dal 19 aprile 2005 il vescovo di Roma ed è il 265º papa della Chiesa cattolica.

Dal giorno della sua elezione sono trascorsi 7 anni e 10 mesi. Una "professione" occupata con fatica fisica e psicologica non indifferente da un nonnino sempre lucido e brillante.

Il pontefice andrà in 'pensione' il 28 febbraio e al termine del suo pontificato percepirà una pensione di 2500 euro al mese. Questo è quanto previsto dalle leggi vaticane per la carica di vescovo emerito. Visto il ruolo, comunque, sembra una cifra esigua.

Essa non risulta essere la pensione più alta prevista dal Vaticano. Infatti, il cosiddetto 'piatto cardinalizio' previsto per i cardinali pensionati, stabilisce una cifra pensionistica di 5 mila euro al mese, se poi il suo successore gli conferisse la carica 'ad honorem' il papa dimissionario potrebbe ottenere un'indennità più alta.

Il Papa quindi dopo il 28 febbraio assumerà il titolo di vescovo emerito di Roma e non avrà la porpora cardinalizia. Con tale titolo quindi non percepirà i 5000 euro d'indennità mensile prevista per i cardinali.

Esso dimorerà poi nel Vaticano stesso, precisamente nel convento di clausura "Mater Ecclesiae", sito nel cuore della cittadella papale. Tale edificio è posto su 4 livelli, possiede una cappella, una biblioteca, 12 celle monastiche, un grande orto e dei giardini dove, già di frequente Ratzinger, amava recarsi per passeggiare e recitare il Rosario.

Siccome però tale edificio si trova in fase di ristrutturazione il pontefice dimissionario soggiornerà temporaneamente a Castel Gandolfo, struttura costruita per volere di Papa Wojtyla nel 1992.

Alloggi a parte, c'è da dire che Ratzinger percepirà comunque una pensione a dir di tutti: "umana".