Vatileaks, il termine che trova genesi in padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, indica lo scandalo scoppiato a inizio 2012, che riguarda la fuga di documenti riservati relativi a tutto ciò che gira dentro al Vaticano ed eventuali rapporti con il mondo esterno.
Le informazioni fuoriuscite mettono subito in risalto le lotte di potere interne, proprio quelle che con i suoi continui messaggi, Papa Benedetto XVI sta lanciando e denunciando dopo aver annunciato le sue dimissioni, anzi, la questione Vatileaks, è proprio quella che lo ha portato a lasciare il papato, facendo capire se si tratta di un segno chiaro per il conclave, che adesso deve eleggere un nuovo Papa in grado di mettere fine alle faide interne, possibilmente un arcivescovo con un buono stato di salute e in grado di fare quello che lui non è riuscito a portare avanti.
Addirittura il Vaticano viene monitorato come possibile luogo di reciclaggio di denaro, messo sotto controllo dal Dipartimento americano, anche per una probabile gestione economica irregolare. La vicenda Vatileaks trova il suo culmine quando, tra i documenti si evince di un complotto ordito contro Papa Ratzinger per favorire entro un anno la salita al potere Pontificio del cardinale Angelo Scola.
A questo punto Benedetto XVI istituisce Commissione d'inchiesta composta da tre cardinali: Jozef Tomko, Julian Herranz Casado e Salvatore De Giorgi, per scoprire gli eventuali colpevoli del presunto complotto. Esce così fuori la denuncia del giornalista Gianluigi Nuzzi con il libro "Sua Santità", nel quale si cita il maggiordomo di Ratzinger, tale Paolo Gabriele, come colui che ha messo in giro i documenti riservati, il quale viene arrestato dalla Gendarmeria Vaticana, proprio nello stesso giorno dell'allontanamento di Ettore Gotti Tedeschi dalla banca vaticana.
In seguito, dopo la condanna processuale a 1 anno e mezzo di reclusione, Papa Ratzinger dopo qualche mese concede perdono e grazia a Paolo Gabriele, arrestato e condanato anche tale Sciarpelletti a 2 mesi, anche lui riceverà il condono.
Veniamo ad oggi, la Commissione d'inchiesta incaricata su Vatileaks, riferirà al conclave il contenuto e il risultato delle indagini, ovviamente il tutto per ora resta materiale top secret.
Oltre alle lotte interne di potere, soprattutto economico, si è parlato anche di scandali a sfondo sessuale, storie di pedofolia e omosessualità, ma non se ne può avere la conferma.
Nonostante si continui a negare da parte di voci vaticane, che le dimissioni di Papa Benedetto XVI non abbiano nulla a che fare con la vicenda Vatileaks, sono pochi in crederci fra cattolici e laici.