Mentre si cerca di costruire il difficilissimo governo che dovrebbe essere uscito dalle ultime elezioni, il governo Monti si muove verso la fine. Tra le molte leggi impopolari di cui si è macchiato questo governo, tutti, o quasi, si trovano d'accordo nel dire che malgrado tutto i tecnici hanno riportato la credibilità dell'Italia all'estero. Eppure l'ultimo atto di questo governo tutto fa dell'Italia tranne che un paese su cui contare.

Quello che è successo la settimana scorsa riguardo la questione dei due marò, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone è passata quasi inosservata, ma dire che il comportamento del governo è stato scorretto è davvero poco.

L'Italia aveva richiesto al governo indiano di concedere ai due marò il permesso di tornare in Italia per votare, ed il governo indiano, ingenuo, ha concesso quaranta giorni. Fino a qui nulla da dire, tranne che quaranta giorni sono un po' eccessivi.

Il problema si è verificato quando il governo Italiano dopo aver fatto promettere all'ambasciatore italiano in India Daniele Mancini ed al ministro degli esteri Terzi che scaduti i quaranta giorni i due marò sarebbero tornati in India, si è rifiutato di farli partire. Una truffa in piena regola, ed anche di successo se non fosse che hanno dimenticato il povero ambasciatore italiano sul luogo del misfatto, ed infatti ora è praticamente un prigioniero del governo gabbato.

Alla faccia della credibilità! Una storia simile è davvero al limite del grottesco, degna trama di un possibile seguito del film la stangata, ed un giusto epilogo di questo governo tecnico che con il modo in cui ha gestito questa piccola crisi internazionale ha reso l'Italia molto poco credibile.