Quest'oggi saranno celebrati nella Cattedrale di Saint Paul i funerali solenni dell'ex premier britannica Margaret Thatcher, morta lo scorso 8 aprile all'età di 87 anni. In suo onore il Big Ben rimarrà in silenzio in segno di lutto (evento eccezionale che non si verifica dalla morte di Winston Churchill del '65).

Non si tratta di esequie di Stato e la cerimonia si terrà in forma privata: tuttavia, tra i 2300 ospiti attesi da 170 Paesi figureranno 11 premier (tra cui Mario Monti) e l'intera famiglia reale britannica. Inoltre è ampio il dispiegamento di forze per garantire la sicurezza della processione funebre: 700 militari e 4000 poliziotti.

Scotland Yard non esclude la possibilità di arresti preventivi di elementi sospetti, soprattutto dal momento che un po' di trambusto è non solo previsto ma annunciato. È stata infatti organizzata su Facebook una manifestazione alla quale promettono di partecipare centinaia di cittadini britannici, amareggiati dalla politica della Thatcher e intenzionati a negarle dignità nell'estremo saluto: il programma è di voltare platealmente le spalle al feretro durante il tragitto dalla cappella di Westminster, dove si è tenuta la veglia funebre, a Saint Paul.

Benché la manifestazione sia pacifica e silenziosa, il suo significato è estremamente forte, soprattutto vista la solennità delle esequie e l'enorme visibilità che l'evento (come la stessa protesta) avranno anche all'estero. La Thatcher, per quanto osannata e celebrata da alcuni, ha saputo anche "farsi odiare" dal popolo britannico.

Centinaia di inglesi oggi non fanno mistero di disprezzare l'ex-premier, come anche diversi artisti e personaggi pubblici nel corso degli anni. Ricordiamo (un esempio su tutti) "Sanctuary", il singolo del 1980 del gruppo heavy metal britannico Iron Maiden, che raffigurava in copertina Eddie (il mostriciattolo simbolo della band) intento a brandire un coltello sul corpo esanime di una donna molto somigliante alla Thatcher (sul cui nomignolo, Iron Lady, spesso il gruppo ironizzava).

La politica conservatrice di Margaret Thatcher ne ha fatto davvero un personaggio controverso. È stata uno dei pochi tories a votare per la depenalizzazione dell'aborto e dell'omosessualità maschile. Eppure, ha anche votato a favore del mantenimento della pena di morte (la qual cosa non merita neppure commenti).

Il suo governo diede luogo a gravi tagli, soprattutto a spese della sanità pubblica. La sua politica fiscale colpì l'industria manifatturiera che ridusse i propri utili di un terzo in quattro anni. Sotto il governo della Thatcher, la disoccupazione aumentò di quattro volte. Tristemente celebre resta l'episodio dei dieci manifestanti lasciati a morire di consunzione in seguito ad un vano sciopero della fame nel 1981. Altrettanto indimenticabile è l'affondamento dell'incrociatore argentino Belgrano nel corso della guerra per le Isole Falkland (1982), voluto dalla Thatcher nonostante esso si trovasse al di fuori della zona di guerra.

Durante il suo secondo mandato, la Lady di Ferro ridimensionò il potere dei sindacati, cercò di rendere illegale ogni sciopero non preventivamente autorizzato e non esitò a reprimere azioni di protesta e sciopero da parte dei minatori che si opponevano alla chiusura di diverse miniere. Culmine dell'operazione contro i minatori in sciopero resta la cosiddetta Battaglia di Orgreave, il cui bilancio finale fu di circa 200 tra feriti e manifestanti arrestati.

Politiche impopolari e repressive che oggi, nel giorno dell'estremo commiato, varranno alla Lady di Ferro il terribile spregio di molti cittadini britannici, evidentemente poco votati al perdono.