Lunedì riparte il processo sul caso Ruby contro Berlusconi, imputato di concussione e prostituzione minorile, dopo che la Cassazione ha respinto l'istanza intesa a spostare il processo da Milano a Brescia. Ilda Boccassini dovrebbe concludere la sua requisitoria, interrotta a marzo, per consentire a Silvio Berlusconi, capo di una forza politica, di partecipare alle consultazioni del Capo dello Stato per la formazione del nuovo governo, libero da condizionamenti giudiziari. Dopo ci sarà l'intervento dei legali di Berlusconi e infine i giudici dovrebbero entrare in camera di consiglio per la sentenza di primo grado.

Intanto ieri, per Silvio Berlusconi, è arrivata la conferma della condanna in primo grado a 4 anni, da parte della Corte di Appello di Milano, per frode fiscale nel processo Mediaset. Tre di questi quattro anni di condanna sono coperti da indulto, mentre tra le pene accessorie inflitte c'è anche l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e dalle cariche societarie per 3 anni.

Ma tornando al processo sul caso Ruby, il Cavaliere prepara il suo attacco alla magistratura milanese dalle telecamere della sua tv. Domenica sera, in prima serata, Canale 5 manderà in onda uno speciale sul processo per il caso Ruby, raccontando la verità secondo Silvio Berlusconi. Il titolo dello speciale, "La guerra dei vent'anni - Ruby, ultimo atto", e lo spot promozionale che da qualche giorno viene costantemente trasmesso sull'emittente ammiraglia di Mediaset, lasciano pregustare già il clima di attacco alla magistratura che il programma intende condurre. 

Il promo per questo appuntamento di domenica sembra lanciare, infatti, il solito copione berlusconiano di persecuzione: "33 processi, 2500 udienze, 1000 magistrati impegnati, oltre 300 mila intercettazioni telefoniche". Ma Mediaset non era quella che non faceva più i conti con Silvio Berlusconi? Qualcuno non aveva detto che Mediaset fa informazione libera e imparziale?