Conlettera apostolica in forma di motu proprio sulla giurisdizionedegli organi giudiziari dello Stato della Città del Vaticano in materia penalee con tre leggi della Pontificia commissione per lo Stato della Città delVaticano, Papa Francesco ha abolito l'ergastolo, sostituendolo con la penadella reclusione da trenta a trentacinque anni. Le norme, che sono statepubblicate oggi, entreranno in vigore il prossimo settembre.

Oltre a questoaspetto,  un altro importante è rafforzamento del sistema penale per quel cheriguarda i delitti sui minori: saranno puniti in maniera severa tutti quei reati che hanno a che fare con vendita di minori, prostituzione minorile,violenza sessuale su minori atti sessuali su minore, pedopornografia,detenzione di materiale pornografico, arruolamento di minore.

Naturalmentestiamo parlando di reati commessi all'interno della Città del Vaticano o negliuffici di Curia.

Quindi, riassumendo, l'opera riformatrice di papa Francescoriguarda vari aspetti del sistema penale vaticano, con una maggiore attenzioneai delitti sui minori che tanto hanno fatto parlare negli ultimi anni e chetanto male hanno portato alla chiesa e ai fedeli, con una stretta anche perquel che riguarda la corruzione e con l'abolizione dell'ergastolo.

C'è dasottolineare un aspetto, comunque, come nota sempre monsignor Mamberti, segretario per i rapporti della Santa Sede con gli Stati: "Nonostante l'innegabile novità di molte norme incriminatricicontenute in queste leggi, non sarebbe tuttavia corretto pensare che lecondotte in esse sanzionate fossero in precedenza penalmente lecite.

Essevenivano infatti comunque punite, sia pure in base a titoli di reato piùgenerici ed ampi. L'introduzione delle nuove disposizioni vale invece adindividuare con maggiore certezza e definizione le fattispecie incriminate ecosì a soddisfare i parametri internazionali, adeguando le sanzioni allaspecifica gravità dei fatti".