Dopo circa sette ore di camera di consiglio, la Corte di Cassazione ha emanato la sentenza definitiva che conferma la condanna a 4 anni per Silvio Berlusconi per il reato di frode fiscale nel processo Mediaset, mentre ha annullato la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici che dovrà essere ridefinita da un'altra sezione della Corte di Appello.
La condanna definitiva di Silvio Berlusconi cambia lo scenario politico italiano. Il commento del segretario del Partito Democratico, Epifani, fatto subito dopo la lettura della sentenza della Cassazione, lascia intravedere segnali di contrasto con il Pdl che potrebbero compromettere la tenuta del governo delle larghe intese. Epifani ha invitato, di fatto, tutte le forze politiche ad avere rispetto per la sentenza della Cassazione ed ha invitato tutti ad agire per rendere eseguibile la sentenza. Sono state dure le sue parole con cui, con forte decisione, ha invitato i parlamentari del Pdl a non intraprendere azioni contro la magistratura per non compromettere l'autonomia dei poteri dello Stato.
Da Palazzo Grazioli, dove Berlusconi si è trincerato, insieme ai suoi avvocati e ai fedelissimi, nessun commento alla sentenza è venuto fuori finora. Dal Quirinale invece è arrivata prontamente una nota del Capo dello Stato che invita tutti a rasserenare gli animi e a rispettare la decisione della Corte di Cassazione. Dai giornali, vicini al fondatore del Pdl, arrivano invece le anticipazioni delle prime pagine che parlano di sentenza politica accusando la magistratura di essere faziosa e vile.
L'aria che circola nei palazzi della politica è comunque molto tesa e non si nasconde la preoccupazione per gli effetti che questa sentenza potrebbe avere sul futuro del Governo Letta. Tutti aspettano ora le decisioni che i vertici del Pdl metteranno in campo a difesa del loro leader, Silvio Berlusconi.