La"valvola di sicurezza" dell'articolo 138 pensata dai nostri Padri costituentiper impedire che emergano nuove forme di fascismo sta per saltare e, l'opinionepubblica, non solo è tenuta all'oscuro, ma non viene nemmeno interpellata.

Questo è il messaggio principale dell'appello contro il decreto legislativoproposto dal Parlamento. Molti personaggi del giornalismo, dello spettacolo, della politica, della giustizia eintellettuali hanno firmato questo appello contro il tentativo di riformacostituzionale: Don Luigi Ciotti, Aldo Busi, Maurizio Crozza, JacopoFo, Gene Gnocchi, Ennio Fantastichini, Adriano Celentano, Luisella Costamagna,Paolo Flores D'Arcais, Ficarra e Picone, Gustavo Zagrebelsky, Antonio Di Pietro, Gian Carlo Caselli, SalvatoreBorsellino e Antonio Ingroia.

Il testo dell'appello fa riferimento anche al referendumpopolare del 2006, il quale "bocciò a grande maggioranza la proposta dimettere tutto il potere nelle mani di un Premierassoluto" e che la Camera dei Deputati ha ignorato,iniziando a esaminare il disegno di legge già approvato dal Senato. Oltretutto,sembra davvero assurdo porre una riforma costituzionale così importante quandoda mesi si parla di una riforma della legge elettorale.

L'altro nodo cruciale dell'appello è di "restituire al Parlamento e ai parlamentari ilruolo loro spettante nel processo di revisione della nostra Cartacostituzionale". In particolare, siobietta il fatto di "aver abbandonato la procedura normale di esameesplicitamente prevista dall'articolo 72 della Costituzione per l'esame delleleggi costituzionali, l'aver attribuito al Governo un potere emendativoprivilegiato, l'impossibilità per i singoli parlamentari di sub-emendare leproposte del Governo o del Comitato, la proibizione per i parlamentari indissenso con i propri gruppi di presentare propri emendamenti, le deroghepreviste ai Regolamenti di Camera e Senato, costituiscono altrettante scelteche umiliano e comprimono l'autonomia e la libertà dei parlamentari e quindi ilruolo e la funzione del Parlamento."

Il numero delle firme da raggiungere è 500 mila, per ora si è arrivatipoco meno di 200 mila.

Inquesta richiesta d'aiuto al popolo, non si fa altro che appellarsi al sensocivico degli italiani in nome della difesa della Carta Costituzionale che ci hatutelati e dovrà continuare a farlo, costi quel che costi.