Sono passati 33 anni dalla strage di Bologna, la strage che portò alla morte di 85 persone innocenti. Molte le commemorazioni che hanno luogo oggi in città, per non dimenticare le vittime del 2 agosto, per non dimenticare questo grave atto terroristico che ha lasciato un segno indelebile in ognuno di noi.


In un sabato mattina del 2 agosto 1980 erano molte le persone presenti alla stazione di Bologna, molte le persone che stavano aspettando il treno per partire per le vacanze estive: alle ore 10.25 una bomba racchiusa in una valigia abbandonata scoppiò nella sala d'aspetto della stazione gremita di gente, uno scoppio violento che portò al crollo di molte strutture e che arrivò anche ad investire il treno che era in sosta al primo binario. Il bilancio fu di oltre 200 feriti e di ben 85 morti.


Tra le vittime della strage di Bologna, per lo più ragazzi e ragazze tra i 18 e i 30 anni, dobbiamo ricordare anche molti bambini e ragazzini, anche una bambina di appena 3 anni. A poche ore di distanza dalla strage del 2 agosto il presidente della Repubblica Sandro Pertini non poté che affermare: "Signori, non ho parole, siamo di fronte all'impresa più criminale che sia avvenuta in Italia".


Coloro che hanno materialmente compiuto la strage del 2 agosto sono stati condannati, ma ad oggi ancora non sappiamo i nomi dei mandanti della strage di Bologna. Da parte dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto continuano ad arrivare richieste di giustizia e di verità e in molti si dicono speranzosi, in molti affermano che adesso le informazioni in possesso delle autorità sono molto più chiare e trasparenti, che con un po' di buona volontà i mandanti della strage possono davvero essere scovati.


Oggi la città di Bologna si veste di eventi commemorativi, eventi che nascono con la speranza di mantenere viva la memoria delle vittime della strage alla stazione di Bologna, con la speranza di mantenere accesa l'opinione pubblica su questo tragico atto terroristico. Per fare in modo che una simile tragedia non cada nel dimenticatoio, per fare in modo che sia ancora possibile fare giustizia come le vittime meritano.