Don Bosco nella sua vita ha fatto il prete per professione, quello che dovrebbe fare qualunque ministro della Chiesa in tutte le diocesi ma che pochi fanno. Cosa faceva? Interessato a conoscere il degrado dei giovani per le strade di Torino, vagabondava per le vie per cercare di aiutarli, era il tempo del lavoro minorile nelle fabbriche, e, di giovani finiti in galera per furti di piccolo o grosso taglio, che vivevano in situazioni fatiscenti, mangiati da insetti nelle loro celle e in condizioni igienico sanitarie pessime.
La sua attività si prefiggeva l'amicizia ai giovani, l'istruzione e l'avvicinamento alla chiesa.
Anche oggi la Chiesa e gli Oratori potrebbero fare lo stesso. Di base partono, dalla catechesi e dalla Scuola, l'uomo e la donna del futuro. Quindi a parte la famiglia, la scuola, la Chiesa e i suoi Oratori dovrebbero fare di più e togliere dalla strada molti ragazzi che per un motivo o per l'altro hanno lasciato la retta via per seguire le strade della delinquenza, del vagabondaggio, della prostituzione.
Il caso dei preti pedofili e poi anche un modello di Chiesa vecchia e bigotta che bacchetta solamente e non comprende le varie tipologie giovanili, ha allontanato da sé molti giovani che non avendo punti di riferimento, solide basi e preti come Don Bosco sul loro cammino finiscono col seguire modelli di vita facili e non certo puliti.
Il caso di molti spacciatori, di bulli di paese che si riuniscono in bande e fanno regolamenti di conti e spadroneggiano in rioni quartieri e piccole cittadine, sono sempre più frequenti, come pure le baby gang, un fenomeno che era ed è diffuso anche in passato ma oggi invivibile come realtà criminale diffusa.
Tengono sotto controllo le vite di paesi non lasciando vivere la gente liberamente ma bloccando ogni genere di vita sociale per dominare i territori e addottrinare giovani secondo le loro idee portarli nelle fila della delinquenza e della loro "onestà".
La cronaca ha fatto emergere certe storie brutte del mondo giovane. Anche i bravi ragazzi, quelli che hanno voti alti, fanno branco e violentano le amichette che poi se denunciano fanno passare per consenzienti e cercano di cavarsela asserendo che la ragazzina poi si è pentita e ha denunciato.
Giovani a 17 anni che fanno le prostitute, che fumano, che spacciano, che mettono sul web immagini ammiccanti e inequivocabili, in intimo, questo è frutto del degrado del mondo adulto, perché i giovani hanno in loro del buono, anche le ragazze più audaci cercano affetto e comprensione e il denaro e il lusso sono una ricerca di soddisfazioni nell'effimero mondo consumistico, una valvola di sfogo delle proprie frustrazioni quelle di vivere in una società senza ideali e sentimenti buoni.
Non è che il mondo sia diventato così d'un colpo, anche in passato le cose andavano così.
Ma la Chiesa e l'oratorio che avrebbero occupato ragazzi e ragazze in attività sociali nel paese o nelle città e li avrebbe allontanati e seguiti per uscirne o abbandonare certe cattive abitudini, dove sono finite? Il buon Don Bosco e il suo esempio che si può ritrovare in Papa Bergoglio e altri casi isolati come lui, dove sono finiti? Eppure parte anche dalla Chiesa il recupero della gioventù.
La scuola, la Chiesa e la famiglia latitano sempre più nella vita dei giovani, i ragazzi passano il tempo al pc o in giro e di proficuo e buono fan ben poco sia per se stessi che per gli altri.