Cari amici esodati, lavoratori precoci e/o licenziati senza diritto a pensione (per effetto della legge Fornero) pare proprio che neanche questo nuovo governo abbia alcuna intenzione di intervenire per mitigare gli effetti devastanti posti a vostro carico da quel provvedimento.

Eppure, la scelta di un ministro del lavoro proveniente dal mondo della cooperazione, aveva generato buone aspettative.

Senza voler scomodare considerazioni di carattere socio-antropologico (a chi volete che interessino più i "progetti di vita" distrutti, ovvero la continua negazione di un patto Stato-cittadino che, negli ultimi anni, è stato ripetutamente rinnegato), si sperava che avessero almeno la possibilità di acquisire valore, per il governo, le tematiche negative che, per le aziende, in particolare le PMI, la sciagurata riforma aveva generato.

Un imprenditore (quale è il responsabile di Legacoop) non poteva non considerare che il blocco del turnover per le imprese significava:

  • dover mantenere in organico personale anziano, demotivato e difficilmente riconvertibile;
  • dover continuare a gestire costi elevati, senza poter immettere in azienda forze fresche, meno costose e tecnologicamente più preparate, con tutte le conseguenze financo sulla possibilità di sviluppo dell'impresa stessa.

Invece, pare che Giuliano Poletti si sia già reso conto del fatto che, aldilà di ogni analisi di costi/benefici, la riforma della Fornero è l'unica cosa che, agli occhi dell'Europa, i nostri precedenti governi siano riusciti a portare a compimento.

Allora, considerati tutti gli altri temi da gestire, niente di più comodo che glissare su qualsiasi possibile intervento (neanche se si trattasse di azioni positive a 360°) ad evitare di creare aspettative che generino nuove pressioni popolari. Molto più semplice andare avanti con l'effetto annuncio di dichiarazioni che distraggano il popolo e, nel contempo, cominciare a minacciare un attacco ai redditi da pensione oltre i 3000 euro, così quelli "si danno una calmata e smettono di disturbare il manovratore".

Facile prevedere che, sui sussidi dei politici "pensionati", si troverà il modo per non intervenire... Vedremo se nelle prossime settimane il governo smentirà queste previsioni: per il momento della volontà politica di intervenire, nessuna traccia.