Compie 60 anni la mitica Fender Stratocaster, oggetto di culto e icona di un secolo, il cui primo lancio risale al 1954. La notizia è riportata dalla versione on line de "La Repubblica".

La "Strato" è oggi indubbiamente non solo una chitarra, uno strumento musicale. È molto di più: è la personificazione di un concetto di intraprendenza, bellezza e libertà, perfettamente incarnato in seguito dal genere Rock, di cui la "Strato" fu una delle principali interpreti, se non la principale. Se si potesse e si volesse, ma noi personalmente non vorremmo, paragonare la Stratocaster ad un oggetto moderno, fatte le dovute proporzioni, potremmo paragonarla agli smartphone.

Anche se il paragone appare un pò impietoso, quanto meno a noi, per la forza di entrambi i prodotti di imprimere un marchio nella cultura popolare in maniera indelebile sapendo anche coniugare l'armonia e l'attenzione alla forma e alla linea, alla funzionalità. Anche se la Fender Strato l'ha fatto con il rock, e Samsung, Apple e compagnia no.

Clarence Leonidas "Leo" Fender, il padre delle chitarre elettriche più famose e influenti del secolo scorso, era nato in un granaio di un sobborgo di Los Angeles nel 1909, musicista ma non dotato di particolare talento, si appassionò presto alle radio, che imparò a smontare e a rimontare.

In seguito Leo aprì uno store dove riparava radio e anche strumenti musicali, che in breve diventò un ritrovo per appassionati.

Poi l'incontro con Clayton Orr Kauffman, musicista quotato e inventore. Quindi anni di sperimentazioni e tentativi, poi nel 1951 la svolta. Fender lancia la Telecaster, a cui seguirà nel 1954 la chitarra forse più famosa del Rock e della Terra, la Stratocaster, usata e amata da musicisti del calibro di Clapton, Gilmour, Winter, Knopfler, Blackmore, e ovviamente Hendrix, anche se l'elenco potrebbe continuare fino al consumo totale dei polpastrelli.

E considerando alcuni dei capolavori suonati da questi eccezionali musicisti, con le loro "Strato", non possiamo che fare gli auguri alla Fender Stratocaster e ringraziarla per avere accompagnato, ieri oggi e domani, le vite di tutti coloro che amano la musica.