Ciro Esposito, giovane napoletano vissuto per anni in un ambiente difficile come quello di Scampia, rimane vittima non della dura legge che regola un ambiente mafioso noto alle forze dell'ordine, ma di un tifoso che ha impugnato un'arma e ha sparato con freddezza contro di lui.

I problemi che arrivano dagli spalti e dalle curve calcistiche stanno diventando ogni giorno più seri, le fazioni di tipo calcistico sono sempre più diffuse, non si scherza più come una volta per i calcio e se lo si fa si va sul pesante e così lo sport diventa la scusa per vere e proprie guerriglie tra giovani e adulti.

In Polonia sono ancora detenuti alcuni giovani italiani che sono finiti in carcere per disordini di questo tipo, così un giovane innocente finito in un gruppo violento finisce in galera insieme ad altri, le forze dell'ordine polacche per niente docili e buoniste con chi commette certi crimini, non ne vogliono sapere di rilasciarli mentre in Italia è tutto ammesso e tutto è regolare.

Ad anni da Liverpool le cose nel mondo del tifo ultras non sono cambiate, se le regole e le leggi severe non si ripercuotono sulla squadra il calcio, continuerà ad essere questo un modo come un altro per ammazzare e ammazzarsi senza motivo.

Durante il mondiale anche si è assistito in campo a comportamenti davvero assurdi, morsi e attacchi da ring tra calciatori, mentre in curva contro le mogli dei calciatori sono volate parole pesanti e di scherno mentre erano per conto proprio a tifare in Brasile.

Figuriamoci se si rispetta una donna e dei bambini, siamo nell'era in cui entri nei social e offendi famosi e gente comune senza motivo.

L'unico principio da portare avanti con la forza è il trionfo ad ogni costo della propria squadra, non si accetta e non si ammette la propria inferiorità qualitativa così un gioco come il calcio qualcosa che dovrebbe essere distensivo e rilassante si trasforma in un caso di cronaca con finale tragico.

E invece che demonizzare questi comportamenti violenti si giustificano, da Liverpool e anche dall'Uruguay, parole pesanti contro la Fifa e i giornalisti italiani accusati di aver inventato il caso Suarez, il calciatore sarà pure malato ma non si può ammettere un simile comportamento.

Come si fa a dire che l'Uruguay, o una qualsiasi squadra che va avanti così, ha meritato di passare se lo ha fatto con la complicità di un arbitro che puniva ogni azione italiana e non ha sanzionato questo gesto?

Che genere di vittoria può essere quella conquistata così? Un mondiale che ammette tutto questo fa solo vedere un'altra brutta pagina di calcio, come quella che ha riguardato Ciro.

Possibile che non si capisca che non si può accettare che fuori e dentro il campo succedano certe cose? Tutto è ammesso sugli spalti e in campo? Questa è la nuova visione della vita e del mondo agonistico, scontro tra simili per un'idea e una squadra? Il mondo del calcio è davvero degenerato un po' anche come il mondo politico è tutto un modo di ragionare sbagliato. Lottare in gruppo contro un nemico anche per motivi futili è diventato un comportamento diffuso, intanto c'è una mamma che piange suo figlio e nessuno glielo potrà restituire.