In questi giorni stiamo assistendo a qualcosa di vergognoso. Gente che senza alcun diritto occupa le case degli altri, principalmente case popolari, già assegnate a sventurati cittadini, che per non farsi prelevare in maniera furtiva la propria abitazione, si barricano dentro le quattro mura domestiche, per paura di essere derubati. In molti sono scesi per le strade a difesa di questa categoria disagiata. Molte trasmissioni televisive hanno dato rilievo alla notizia portando in studio testimonianze e scandagliando inviati sul luogo del sequestro.

Nessuno però che per una volta prenda le difese dei proprietari di immobili dati in affitto. Perché?

Inquilino moroso vittima, proprietario carnefice?

Sicuramente la televisione ha un impatto più immediato sulla gente, però basta navigare su internet, prendere un qualsiasi motore di ricerca inserire la parola sfratto per morosità, che si aprono migliaia di pagine sull'argomento. Dai racconti dei proprietari si evince che la categoria non è tutelata né dallo Stato, nemmeno dalla legge. Teoricamente fare uno sfratto esecutivo non è complicato, basta rivolgersi ad un avvocato e avere i soldi per affrontare le spese. In pratica lo scenario cambia. L'iter burocratico è lungo, e da un accesso all'altro passano mesi.

Ogni mese trascorso, a farne le spese è il proprietario che continua a perdere soldi.

Qualcuno si è mai chiesto perché si affitta una casa?

Agli occhi dello Stato, affittare una casa è roba da ricchi, ma in realtà a volte si affitta per difficoltà economica. Si affitta per integrare una pensione, per aiutare i figli in difficoltà, per investimento, per coprire il pagamento di un mutuo, per sostenere le cure mediche, per pagare l'affitto di un altro appartamento perché si vive in un'altra città ed altro.

Affittare non è tutto, sul guadagno ci sono delle tasse da sostenere e alla fine dei conti, con un contratto di locazione, il 45% finisce nelle casse dello Stato, escludendo eventuali spese straordinarie che il proprietario dovrà sostenere, se si presenta la necessità.

Il problema sorge quando l'inquilino è moroso. Purtroppo il proprietario è obbligato nei confronti dello Stato a pagare tutte le tasse, dall'imposta di registro, all'Imu, all'Irpef.

Una parte delle tasse poi saranno restituite, ma nell'anno fiscale in corso, il proprietario pur non percependo l'affitto deve comunque anticiparne il pagamento. E gli affitti non percepiti?

L'inquilino pensa che una volta non pagato l'affitto può permettersi di lasciare l'appartamento immune. Non è così, i soldi possono essere recuperati, ma i proprietari oramai stanchi dell'iter burocratico, una volta tornati in possesso della loro abitazione, lasciano stare. Forse è arrivato il momento che anche i proprietari facciano sentire la loro voce perché a quanto pare i carnefici sono proprio gli inquilini.