Sta per calare il sipario sul palcoscenico dell'Italia di Renzi? Non è dato sapere se si tratti della fine del primo atto o di un finale inaspettato. Una cosa è sicura: quell'Italia che ha accolto Matteo Renzi nel febbraio 2014 con profonda attesa, non ha più la forza di aspettare. Le alluvioni che hanno coinvolto il nord Italia, le violenze registrate a Roma nella periferia di Tor Sapienza, lo stallo politico nel quale sembra essere incappato il Governo, sono tutti sintomi di chiara difficoltà per un premier che forse mai si sarebbe aspettato un cambio della situazione sociale tanto repentino.

Tutti segni che hanno mostrato un unico dato comune: l'assenza di Renzi dai teatri nazionali. Non si è presentato nè a Genova nè in Toscana, non si è presentato in quella periferia romana tanto accesa da chiedere le dimissioni del sindaco Marino. Non pare abbia più la forza di pensare a tutto in prima persona come sempre ostentato.

In questa fase così delicata per il nostro paese, sembra allora essere auspicabile un deciso cambiamento che passi attraverso un rimpasto di governo. O attraverso nuove elezioni. Troppi ministri non si sono dimostrati all'altezza della situazione, troppo pochi sono riusciti a sostenere con forza l'uomo solo al comando. Una soluzione forte è ancora più necessaria di fronte al crescere inarrestabile della Lega Nord che conquista i 'malpancisti' del Movimento 5 Stelle così come i delusi di Forza Italia.

Le elezioni regionali che si terranno in Emilia Romagna ed in Calabria domenica 21 novembre rappresenteranno un banco di prova per il Pd e per il suo segretario.

In Emilia Romagna l'avanzata di Alan Fabbri, candidato governatore della Lega Nord sostenuto da Forza Italia e Fratelli d'Italia, non sembra poter impensierire l'elezione di Bonaccini candidato del Pd.

Rimangono però diverse incognite: l'elaborazione del post primarie che ha visto il ritiro di Matteo Richetti, ma soprattutto lo scandalo che ha coinvolto numerosi consiglieri regionali uscenti riguardo a falsi rimborsi. In Calabria la situazione sembra invece essere più tranquilla per Renzi e il Pd, dove la Lega Nord, unico partito in costante crescita a livello nazionale, qui non si presenta. Ma la situazione nazionale potrebbe farsi sentire.