Sono troppi gli avvenimenti quotidiani di protesta sociale registrati in più occasioni in alcune città italiane, anche del Nord, dove fino a qualche tempo fa regnava il benessere e una classe politica decente che si preoccupava con particolare interesse dello sviluppo economico del territorio e di amministrare nel migliore dei modi, fornendo servizi adeguati alle necessità di cittadini. Sono anche troppi gli scandali legati alla politica o meglio alla "mala politica" che si è integrata o almeno è scesa a patti con le associazioni per delinquere, al fine di gestire in maniera più efficiente ed efficace i loschi affari che nulla hanno a che fare con la buona e trasparente gestione della cosa pubblica.
I recenti fatti di Roma hanno reso in maniera molto chiara l'idea di come nel retroscena, noti politici e finanzieri, gestivano un apparato parallelo alla c.d. buona gestione amministrativa, per portare a termine invece sporchi interessi personali. Anche in Calabria la situazione non si discosta molto dall'ormai palesato cliché della contiguità tra politica e associazioni per delinquere. Le ultime azioni di polizia hanno reso evidenti i rapporti di compiacenza tra alcuni Consiglieri regionali e le organizzazioni malavitose.
Alla luce degli ultimi avvenimenti di cronaca, sembrerebbe che tutta l'Italia sia interessata da fenomeni di mala politica. Mentre il premier Matteo Renzi continua a dichiarare durante le sue dislessiche oratorie, recitate durante le visite lampo nelle varie città d'Italia: "L'Italia ce la farà", ma puntualmente è sempre accolto con fischi e uova.
Sono troppi i disoccupati; sono troppe le aziende che chiudono ogni giorno; sono troppe e troppo alte le tasse da pagare agli Enti locali e sono troppo bassi i salari per sopravvivere. Non c'è proporzione tra gli stipendi medio - bassi e il costo della vita. Le uscite in una famiglia media di quattro persone superano notevolmente le entrate, pertanto, si sbilancia notevolmente l'economia domestica, generando così anche la crisi economica della famiglia che porta all'indebitamento troppo spesso con gli strozzini, con la drammatica conseguenza dell'insolvenza, causa di numerosi suicidi quotidiani.
Gli italiani iniziano a sentire e subire il peso sempre maggiore della crisi economica e allo stesso tempo rimangono basiti nell'apprendere le varie notizie a riguardo di come sono depauperate le risorse pubbliche. Mentre la casta politico-affaristica si arricchisce sempre di più illegalmente, rubando i soldi allo Stato, il Governo cerca di compensare le perdite aumentando ulteriormente le tasse.
Appare come una demo-dittatura fiscale quella adottata negli ultimi anni dal Governo. Una prepotenza fiscale che sta portando gli italiani all'esasperazione e, si sa che spesso l'esasperazione sociale porta alla rivoluzione!