A 10 giorni dalla retata che ha prodotto 37 fermi a Roma, arrivano due nuovi arresti da parte dei carabinieri del Ros per quanto concerne l'indagine denominata "Mafia Capitale". Le forze dell'ordine avrebbero arrestato Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, con l'accusa di associazione di tipo mafioso. I due uomini infatti sono accusati di aver fatto da tramite tra alcune cooperative gestite dalla mafia romana e la 'Ndrangheta.
Inoltre una terza persona indagata ma non sottoposta ad arresto come le altre due, sarebbe però stata perquisita. Gli interventi dei carabinieri sono avvenuti nelle provincie di Latina, Roma e in Calabria esattamente in provincia di Vibo Valentia.
L'indagine dimostra chiaramente come i due arrestati facessero da tramite fra la cosca Mancuso di Limbadi e alcune cooperative gestite da Buzzi con il controllo di Carminati.
L'inchiesta mette in evidenza come spesso le due organizzazioni criminali cooperassero nell'interesse comune, come ad esempio accaduto nel caso della gestione dell'appalto della pulizia del Mercato Esquilino a Roma a partire da luglio 2014. Secondo le indagini Ruggiero e Rotolo hanno svolto un ruolo importante per quanto riguarda la collaborazione tra le due organizzazioni criminali fin dal 2009. Grazie ai due arrestati la cosca Mancuso in cambio di protezione offerta in Calabria alle cooperative controllate da Buzzi e Carminati ha ottenuto la possibilità di inserirsi nella gestione di alcuni appalti pubblici a Roma con la rappresentanza di Giovanni Campennì.
I due arrestati sono considerati organici all'organizzazione denominata "Mafia capitale" e inoltre dalle indagini sarebbe emerso come centrale nel patto tra le due organizzazioni criminali vi fosse la gestione dell'assistenza dei migranti che in Calabria viene effettuata da cooperative controllate dall'organizzazione malavitosa capitolina. Insomma un nuovo fronte si apre nelle indagini sempre più complesse effettuate dai carabinieri del Ros che stanno facendo emergere una situazione sempre più articolata e delicata.