In occasione dell'uscita del secondo numero di Charlie Hebdo dopo una pausa di due settimane e occorre portare a conoscenza del'opinione pubblica una lettera speciale. L'Imam Khamenei invia una lettera ai ragazzi nord-americani e europei. Una lettera di pace che, l'Imam specifica, ha voluto indirizzare specificatamente ai giovani non perché questi intercedano presso i loro genitori, ma perché "I believe that they have consciously separated the route of politics from the path of righteousness and truth" (credo che debbano consciamente separare la strada delle politiche dal percorso della ragione e della verità).

È una lettera aperta e sincera ed un invito a non fermarsi alle apparenze ma di studiare, capire, approfondire e scollegarsi dal pensiero dominante. Il suo è anche un invito a leggere il Corano ma non lo fa, come molti potrebbero pensare, per auspicare una conversione di massa ma per capire di cosa parla e conoscere quello che nei media è diventato il pericolo islamico. Una conoscenza che non si fonda su pregiudizi in alcuni casi infondati potrebbe farci capire che in realtà l'immagine che abbiamo dell'Islam è mistificata da loschi meccanismi di potere che fanno di tutto per nascondere e cancellare dalla memoria le loro colpe nei confronti del mondo arabo-islamico (passato coloniale, ecc.)

La lettera è quindi un invito alla pace e non un messaggio di guerra.

Una guerra che si configurerebbe come una guerra ideologica religiosa di cui tutti conosciamo i possibili effetti nefasti. Nei media occidentali, non è stata data nessuna risonanza a queste lettera la cui lettura è consigliata a tutti i giovani che si approcciano al mondo degli "adulti", per non ripetere gli errori del passato.

Il sostanziale silenzio riguardo questa lettera è stato denunciato anche da un'importante personalità fortemente contraria a qualsiasi guerra, Sarah Flanders. Infatti, ha anche evidenziato come mantenere il silenzio sia funzionale alla politica estera degli USA a cui un'immagine violenta dell'Islam non può far altro che semplificare il negotium politico.

Cogliere l'invito dell'Iman Khamanei significa andare contro tendenza e ampliare la possibilità di scongiurare una frattura fra il mondo islamico e quello occidentale che riporterebbe, nel migliore delle ipotesi, il mondo al periodo della guerra fredda. Si è tanto festeggiata la caduta di un muro che divideva in due l'Europa, non permettiamo di erigerne un altro così facilmente. Sicuramente abbattere questo muro implicherà delle difficoltà maggiori dovute se non altro alla profonda diversità delle due parti.