Oggigiorno basta spulciare un po' sul web per scoprire la verità. E la verità fa male. Qui non si parla soltanto di violenze e pedofilia su dei minori, per giunta disabili o con gravi carenze. E non ci domandiamo per ora cosa sia scritto nei loro fascicoli, Qui si parla di un' intero staff la cui composizione è quanto mai singolare: fra i componenti lo staff figura anche il nome (pubblico) di tale Ernesta Lombardi, con tanto di curriculum scaricabile, dove si legge che è un Giudice Onorario (g.o.t.) del Tribunale per i Minorenni di Roma, oltre che assistente sociale e tutor.
Direi che è un bel mucchio di mansioni in una volta sola.
Tale fenomeno è abbinato a un recente articolo pubblicato dal vicedirettore della rivista "Panorama", in data 28 aprile scorso, grazie ad una copiosa indagine svolta dall'associazione Finalmente Liberi, presente anche su Facebook , che di giudici "onorari", detti anche "componenti privati", ne ha scovati ben 205. Questo sarebbe il n° 206. In poche parole cosa emerge da altri casi come questi? Che un Giudice a tutti gli effetti di un Tribunale per Minorenni firma un provvedimento "provvisorio" e allontana bambini con problematiche famigliari apparenti, per poi destinarlo a strutture che lui stesso gestisce, secondo un piano assistenziale che somiglia più ad un piano aziendale, dove il bambino è il prodotto finale.
E questo lo chiamano "conflitto d' interessi". Di certo è qualcosa di completamente illegale, e basta rovistare le leggi sull'ordinamento giuridico emanate dal Ministero o dal CSM per scoprirlo. Un giudice non può per definizione far parte delle stesse strutture dove manda i bambini tolti per decreto alle famiglie d' origine.
Il responsabile Tofi "auto-giudice"?
Le sorprese non finiscono mai. Se invece leggiamo il profilo pubblico del responsabile della casa famiglia arrestato, scopriamo una novità che forse pochi conoscono: il caro Fabio Tofi partecipò nel 2001 ad un corso sperimentale di "auto-formazione" per Giudici e Magistrati. C'è da chiedersi adesso cosa sia un' auto-formazione.
Da dove viene questa occasione di auto-formarsi giudice? Da una non meglio definita "delibera consiliare plenaria" dello stesso anno.
A completamento del curriculum del Tofi troviamo le mansioni di regista e sceneggiatore di cortometraggi sui temi del disagio minorile, che giustamente non guasta in una struttura così all'avanguardia. Dove ciascun membro dello staff ha una serie infinita di competenze, di generi diversi, in modo da completare un quadro assistenziale davvero unico al mondo e d'esempio. Peccato per le violenze sui minori. La ricerca potrebbe non finire qui, ma confidiamo anche nella Magistratura Ordinaria.