Lavoro, un tema oggi molto difficile da argomentare vista la difficoltà evidente degli italiani nel trovarlo e, nel peggiore dei casi, nel mantenerlo, insomma una vera piaga sociale che ha messo in ginocchio l'economia e l'intera società del bel paese, famosa per essere evoluta ed in taluni casi vero e proprio punto di riferimento per il mondo.

Insomma un passo indietro importante che ha messo l'Italia con le spalle al muro.

Il nostro paese attualmente presenta un tasso di disoccupazione troppo elevato che la mette in una posizione di svantaggio assoluto rispetto al resto del vecchio continente.A preoccupare maggiormente è quella giovanile, un vero dramma che ha fatto crescere in maniera esponenziale il fenomeno dell'emigrazione verso paesi che offrono maggiori opportunità di lavoro e crescita.

Tra questi oltre alle europee Inghilterra, Germania, e paesi scandinavi, segnaliamo alcune mete importanti come Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, paesi in grado di fornire condizioni lavorative e di vita migliori rispetto al nostro.Per provare ad uscire dalle sabbie mobili il governo sta provando a mettere in campo una serie di riforme volte a dare una sterzata a questo tipo di tendenza negativa, partendo proprio dalla scuola e dal lavoro.Gli addetti ai lavori, i veri protagonisti degli effetti legati a tali riforme, hanno valutato le stesse in maniera negativa, imputandogli delle nuove condizioni lavorative ancor più svantaggiose rispetto al passato.

Effetto job act

Il governo ha risposto dicendo che gli effetti positivi, ad esempio della riforma del lavoro (jobs act) sono già visibili, ma i dati circa la disoccupazione e le serrande abbassate delle varie attività commerciali che si sono arrese dal peso oppressivo delle tasse e della burocrazia, sembrerebbero dare ragione ai lavoratori.

Queste sono le vere e proprie vittime di un sistema lavorativo e pensionistico, che fa acqua da tutte le parti e che non garantisce ne i lavoratori nel loro esercizio e tanto meno nel momento della loro uscita dal mondo del lavoro; fatto ancor più grave è il continuo innalzamento dell'età pensionabile che va a cozzare in maniera plateale e decisiva con l'immissione dei giovani in un pianeta che per loro diviene una vera e propria chimera.

Insomma un dramma che andrebbe affrontato in modo serio e con competenza, in modo tale da favorire l'uscita dal mondo del lavoro a favore dell'ingresso dei giovani; tutto sommato niente di difficile comprensione, ma pare che in Italia occhi ed orecchi non funzionino a dovere.