La polemica interna al partito PD, vivacizza il dibattito politico, facendo emergere le anime che convivono all'interno del partito stesso. Le due concezioni prevalenti hanno origini lontane. In passato si sono trovate in contrapposizione, ma hanno saputo, ciascuna nel suo ruolo, lavorare per il bene dell'Italia, rendendola grande. Alla fine si sono ritrovate insieme nel nome del PD. Non è stato facile all'inizio, ed ancora meno facile durante il cammino, e man mano emergono le contraddizioni, che ancora esistono. Da una parte, si cerca di rafforzare il ruolo dell'imprenditore e cioè di colui che investe e rischia e,dall'altra, di esaltare i valori del lavoro e dei diritti sociali.

Imprenditori e lavoratori

Concezioni a volte contrapposte, solo apparentemente, ma nel mondo globalizzato, devono viaggiare di comune accordo. Oggi siamo ai tempi dei robot, e le fabbriche raddoppiano la produzione con la metà degli operai di una volta. Questi mutamenti, vanno governati con saggezza, e richiedono uno studio particolare e l'intervento del Sindacato. La rappresentanza dei lavoratori è indispensabile,più che mai in questi mutamenti profondi. Il Sindacato dev'essere attento alla produzione, e pretendere di pari passo una partecipazione agli utili dell'azienda, per accompagnare la trasformazione in atto. Un nuovo raccordo insomma, tra imprenditore e lavoratore, non in chiave antagonistica, ma di reciproca collaborazione, e soprattutto convenienza.

Necessario un chiarimento

Tornando poi alla polemica politica,già detta, in gran parte, le incomprensioni sono causate dal fatto che l'azione del governo, nel decidere i provvedimenti, non si avvale di quella parte del partito che sarebbe felice di apportare il suo contributo, partecipando alle decisioni. Per farlo deve intervenire, in seconda battuta, quando già tutto è stato deciso (vedi casi recenti).

Di qui la polemica, che a volte diventa anche molto aspra. La famiglia del PD diventa unita, per responsabilità, solo al momento del voto. Sarebbe opportuno ripensare alcuni atteggiamenti, reciproci, per consentire un lungo percorso politico al PD. Altrimenti, c'è già chi si sta attrezzando per proseguire, cavalcando l'arma del populismo e della demagogia.