Dall'alto della sua esperienza di politico consolidato in questioni di natura scolastica, il vice ministro della Pubblica Istruzione, stigmatizza il lavoro di molti docenti di sostegno della Scuola pubblica di questi ultimi anni . Davide Faraone pubblica un post/annuncio, datato 16 dicembre scorso, in cui ricerca disperatamente un docente di sostegno, specializzato in lingua 'Braille'. Il post in oggetto, come era prevedibile, suscita immediatamente i commenti più coloriti da parte dei tanti docenti internauti,visitatori assidui della sua pagina personale.
Faraone ingiusto nei confronti degli insegnati di sostegno o dice solo la verità?
Un dato è certo per Faraone: tutti gli insegnanti di sostegno, prima dell'entrata in vigore della nuova riforma scolastica non erano preparati per gli alunni non vedenti. Adesso con la Buona Scuola le cose sono cambiate e tutti gli insegnanti specializzati, come per magia, saranno finalmente in grado di aiutare i loro studenti in difficoltà, anche quelli non vedenti.Certo, viene da domandarsi qual è il comma dell'art. 1 della Legge 107 che parla di Braille. Cercando e ricercando nei lunghi paragrafi della normativa non siamo stati in grado di trovare nulla che potesse ricondurci al fatidico Braille. Una cosa che invece fa riflettere è che tutta la Legge 107 si trasforma in un turbinio di 'deleghe' e di 'ulteriori precisazioni'.
Le ulteriori precisazioni riguardano principalmente- secondo lo stesso Faraone - le prossime modalità per accedere alla specializzazione per l'insegnamento di sostegno. In effetti dovremmo riconoscere, per onor del vero, che molti docenti specializzati, durante le passate convocazioni, hanno cercato quasi sempre, terrorizzati da tale eventualità, di evitare di scegliere le sedi disponibili, soprattutto in funzione della tipologia di handicap dell'alunno presente.
Spesso- a detta degli stessi insegnanti - molti di questi hanno passato notti insonni per la preoccupazione circa la scarsa conoscenza del linguaggio in oggetto. La maggiore preoccupazione, diciamolo, era quella di iniziare a studiare seriamente il Braille, appenaconosciuto durante i vari corsi abilitanti(SISSIS) ma raramente approfondito dopo l'ottenimento della specializzazione.
Gli insegnanti di sostegno: le asserzioni di Faraone sono inaccettabili
Il linguaggio dei segni e il Braille sono due aspetti che riguardano maggiormente il duro lavoro di un insegnante di sostegnoe disinteressarsene diventerebbe un vero disastro. Per tale motivo, molti docenti, hanno, in questi anni, per iniziativa personale, approfondito i due aspetti sopra detti. Da quanto si apprende, però, il sottosegretario non conosce a fondo il nutrito numero di insegnanti di sostegno, i quali da tempo hanno studiato con costanza ed efficacia queste tematiche. Infine, secondo molti bravi ed esperti insegnanti, lo scetticismo e l'irrisione di un articolo scritto di 'getto' da parte di un vice ministro della Repubblica Italiana, intriso di ironia e superficialità non fa proprio onore alla carica che ricopre.
La frase di apertura del post, oggetto di questo articolo titola: 'AAA Cercasi insegnante di sostegno specializzato in lingua Braille'. Subito gli insegnanti, negli accorati commenti di risposta, hanno voluto sottolineare l'ignoranza di Faraone a proposito della sua mancanza di conoscenza dell'attuale preparazione e professionalità di un comparto troppo importante della scuola pubblica italiana, come, appunto, quella degli insegnanti di sostegno.