Infinite domande ci si pongono davanti alle pagine di cronaca che portano alla luce il mistero che segue sul fallimento delle banche, e a queste bisogna ricordare che altre decine sono commissariateda Bankitalia e presto potrebbero aggiungersi all'attuale piccola disonorante lista, aumentandone il numero. Ovviamente nessuno potrà meravigliarsene se questo dovesse prestoe accadere, considerando la situazione che si prospetta e i misteri che si sgretolano tra la rabbia della gente derubata e il timore dei possibili inquisiti. Colpe non ne ha nessuno, ma ricade tutto sulle persone che hanno dato fiducia alle banche, vedendosi azzerare i propri conti, e al danno s'aggiunge la beffa perché a risanare le banche sono i clienti grazie al decreto 'immediato' che Renzi ha firmato anticipando la legge in vigore dal 2016. Per molte di queste persone la vergogna è immensa e, se intervistati, non rispondono sui soldi persi nell'acquisto delle azioni oggi disprezzate.

Grida di rabbia, pianto e disperazione

Le scene di rabbia, disperazione, dolore, qualcuna di pianto nascosta tra le mura di casa, sembrano dar sfogo alla stupidità dimostrata, una stupidità che ha cancellato i risparmi e la sicurezza di una vecchiaia a cui molti erano preparati. Come sempre fiducia e stupidità viaggiano assieme, perché a queste si sono affidate le migliaia di persone buggerate da commessi infingardi per volere e interessi superiori; grande parola, 'obbligazioni subordinate', prospettanti ingenti ritorni di danaro e invece serviti a finanziare i loschi affari di imprenditori che, insieme alla banca, hanno incassato l'intero conto. Qualcuno dirà, che centrano i correntisti e perché pagano loro?

Il gioco è abbastanza semplice, mi servono soldi? Vendo obbligazioni subordinate, prendo i risparmi degli 'stupidi' correntisti, ci gioco, li investo, li presto e li 'reinvesto', poi fallisco e mi tengo tutto.

Il sospetto futuro della gente

Questa è l'immagine reale che si aveva da tempo dei vari sistemi attuati per rubare, ma si sa, finché non ci si cade dentro non si pensa ci possa mai capitare.

Così oggi aspettiamo in rivolta che qualcuno faccia giustizia di questo operato, mentre sembrano essere coinvolte tante nuove personalità ascoltando i nomi che non ci aspettavamo. D'altronde si sa che ogni periodo storico vissuto ha da segnare nei testi del futuro quello che il passato ha tramato e oggi, tra i mille sospetti della gente, s'attende di avere indietro il denaro investito che il decreto 'accelerato' ha estorto.

Il salvataggio dei banchieri e delle banche, oggi sono rinate sotto la presidenza di Roberto Nicastro grazie ai miliardi erogati dallo Stato, mentre lo stanziamento di fondi previsto per rimborsare i 'rovinati' è di appena 100 milioni, e come dice il Ministro Padoan, chissà chi sarà rimborsato.

Conflitto d'interessi, chi ci guadagna?

Le indagini della Procura di Arezzo osservano il periodo tra il 2013 e il 2014 coinvolgendo nella vicenda della Banca Etruria due ex presidenti e un ex banchiere, per adesso Pierluigi Boschi non è indagato, seppur sanzionato da Bankitalia per una ispezione conclusa nel 2013 che ne ha osservato le irregolarità quando era vicepresidente di Banca Etruria. Il ministro del Consiglio Renzi lo difende da qualsiasi accusa, ma il M5S afferma che nel salvataggio operato dal decreto 'accelerato' non sono stati salvati i risparmiatori ma i loro banchieri, e tra questi il padre del ministro Boschi.

Sul caso della figlia ministra interviene Enrico Letta che lo accusa di usare "due pesi e due misure" riferendosi alle passate dimissioni di Lupi da ministro dei trasporti. Quindi le conclusioni quali sono? Il conflitto d'interessi c'e solo quando conviene a chi è in carica nel momento e non 'rovina' i propri interessi.