Chissà come sarà Milano nei prossimi anni? Il Comune, con il progetto 'MI-immagino', lo chiede agli studenti delle scuole superiori, medie ed elementari, invitandoli a raccontare attraverso la fotografia, la scrittura e la pittura, come e quanto sono cambiati i simboli e l'immagine della città. Inoltre dovranno cercare di descrivere, rispetto alla storia passata, come potranno essere i tratti distintivi di Milano con il passare del tempo. Tra tutti i progetti che saranno presentati ne verranno scelti tre per ogni livello di scuola, premiandone nove in totale.

'Unprogramma che coinvolgerà gli studenti, insiemeagli insegnanti ele loro famiglie, spingendoli a raccontarci quel che si aspettano da Milano - afferma il sindaco Pisapia - il progetto, a cui hanno partecipato tantissimi giovani,potrebbe essere un punto di partenza importantissimo per la progettazione della Milano del futuro'.

Milano è una città in continua trasformazione

Milano cambia, giorno dopo giorno, dunque. Alcuni luoghi però restano intatti nel tempo, come testimonianza di una città diversa: per esempio il 'Monte stella', che si trova nella zona nord-ovest di Milano.I milanesi la chiamano anche la 'montagnetta di San Siro' e, soprattutto i più giovani, spesso ci passano accanto distrattamente, senza rendersi neanche conto di quanto sia importante per la città.

Il verde predomina su di essa, che èuno dei parchi cittadini in cui molte persone fanno footing oppure pedalano in bicicletta in cerca di tregua allo smog metropolitano.

Quanti ne conoscono la storia? Il Monte Stella fu costruito accumulando tutte le macerie causate dai devastanti bombardamenti del 7,12, 14 e 15 Agosto del 1943, aggiunte alle demolizioni di gran parte dei bastioni spagnoli.

Sotto quella montagnetta ci sono pezzi di intonaco, vetri infranti, piastrelle, poltrone sventrate dalle bombe, salotti, letti, cucine, quadri e ritratti, fotografie, libri, servizi di piatti frantumati, interi muri ridotti in polvere; forse, su quegli oggetti appartenuti a chissà chi, ci sono ancora tracce di sangue delle persone che persero la vita sotto quei bombardamenti.Nel 1946 l'architetto Piero Bottoni si occupò di progettare questa collinetta artificiale, sulla quale dovevano essere portate le macerie dovute allo sgombero della città dai resti dei palazzi distrutti; il nome 'Stella' è quello di sua moglie.

Storia lontana ormai sepolta insieme ai calcinacci

Sotto quella verde collinetta resta sepolto un pezzo di storia importante di questa città in continua trasformazione. Nel 2003 venne realizzato 'Il Giardino dei Giusti', un luogo specifico per ricordare coloro chesi opposero ai crimini contro l'umanità e i genocidi: una bella cosa, certo, ma che non rende in pieno l'idea di cosa si nasconde sotto quegli alberi, i bei sentieri e i cespugli che in primavera diventano un'esplosione di colori. Passandoci davanti i milanesi ormai non ci fanno neanche più caso, anche se molti (almeno quelli di una certa età) ne sono comunque al corrente: chissà se qualcuno, di tanto in tanto, si ricorda di portare un fiore!

Un gesto simbolico, niente di eccezionale, in memoria dei tantissimi caduti in quei tragici giorni sotto i bombardamenti.

Il Monte Stella è uno dei ricordi più drammatici della storia di Milano

Chiunque passi da lì dovrebbe tenerne conto: il Monte Stella,che offre a chi arriva in città dalle autostrade una visione piacevole e ariosa di Milano (nonostante tutto il cemento e vetro che la circonda) è il memoriale collettivo della città. Perchè non metterci in cima una grande croce? Così, giusto per ricordare cosa si cela sotto tutto quella montagnetta verde, ogni volta che ci si passa accanto.