A volte, canticchiando una canzone degli anni 60 - 70, emergono i ricordi. A volte sono legati alle emozioni, altre a rabbiose contestazioni di quei tempi: per esempio, quando Celentano attraverso la sua più bella ballata 'Il ragazzo della via Gluck', protestava contro la cementificazione che stava trasformando Milano, molti si sentivano totalmente coinvolti dal suo grido di sgomento. Era il 13 febbraio 1966 quando Celentano presentò la sua canzone al Festival di Sanremo, ma fu eliminato fin dalla prima serata; in compensoebbe uno straordinario successo radiofonico e riuscì a smuovere, per la prima volta, le coscienze ecologiche ed ambientaliste.

Un vero e proprio pioniere il nostro 'molleggiato' nazionale

Per festeggiare la sua 'autobiografia' canora (che sabato compie 50 anni), che coincide anche nella giornata conclusiva del Festival di Sanremo, l'associazione 'amici della Martesana Greco' lancia una petizione sostenuta anche da Legambiente, in cui si chiede agli assessori dei lavori pubblici e al sindaco in persona la riqualificazione di via Gluck, al momento in una situazione di degrado insostenibile, nonostante sia già stata inserita tra i beni paesaggistico-culturali dall'amministrazione comunale. La canzone narra la storia di un ragazzo nato nel quartiere 'Greco', quando ancora a Milano si respirava aria pulita e si correva tra i campi pieni di verde, che grida al mondo il suo dolore nel vederlo scomparire, sotto una valanga di cemento e catrame.

I sostenitori dell'iniziativa spiegano: 'Quell'accorato grido di dolore è ancora oggi un messaggio attualissimo, un simbolo, un invito a rispettare la natura che un’identificazione insensata del progresso attraverso la costruzione incontrollata tende a cancellare. Ed è proprio quel tratto di via Gluck raccontato nella canzone di Celentano, ad essere il più degradato e abbandonato, necessario quindi liberarla dai parcheggi selvaggi, rifare una più adeguata illuminazione e la sede stradale, inserendo dove possibile aiuole, cespugli e alberi per abbellire l'intero tratto'.

Sabato si firma la petizione nella casa natale di Celentano

L'edificio è situato al numero 14 della via nella zona nord della città, dietro la Stazione Centrale, le firme per supportare la riqualificazione della strada in cui l'artista è nato e cresciuto (ancora oggi visitata da curiosi e turisti di passaggio) si raccoglieranno dalle 15 alle 17 di sabato 13 febbraio.Per festeggiare l'evento sono stati organizzati molti eventi tra flash mob, mercatini vintage e musica, iniziando dalle 10.30 del mattino.

Il più atteso è l’appuntamento delle 16.30: curiosi e fan sono tutti invitati a cantare insieme la mitica canzone in via Gluck, muniti di tamburelli, bassi, chitarre, violini, flauti, contrabbassi o qualsiasi altro strumento preferito; ovviamente si consiglia un abbigliamento adeguato, come quello del 'molleggiato', rigorosamente anni Sessanta.