Non è certo un eroe tratto dalla sceneggiatura di un film, bensì un uomo reale che non manca di coraggio e di intelligenza, che punta a comprendere a fondo la realtà, anche la più pericolosa.Ha scoperto quello che non doveva sapere nessuno, ovvero i legami non ufficiali del Potere.

Proprio in questi giorni sta uscendo un suo nuovo libro "Pogorzelisko - w bezwlednym swiecie sluzb specjalnych", tradotto in italiano:"Macerie - nel mondo spietato dei servizi segreti", dove descrive le ultime scoperte fatte sulla mafia.

La storia comincia nell'anno 2011 ancora sotto la presidenza di Bronislaw Komorowski, quando Sumlinskisiè ritrovatoimputato in un processo, accusato di aver cercato di vendere i documenti top secret al presidente, allora in veste diPresidente del Parlamento.

È stato arrestato davanti alle telecamere di numerose stazioni televisive - con una ventina di accuse a suo carico - e in seguito ha cercato di togliersi la vita in una chiesa di Varsavia.

Cos'è realmente accaduto?

Per capire bisogna fare un passo indietro, e parlare di una struttura dello Stato, WSI,acronimo di Servizi di Informazione Militare, ovvero servizi segreti le cui radici affondano ancora nel precedente regime, connessi con il KGB russo.Dopo il processo di democratizzazione, questi servizi per diversi anni sono rimasti allo stato primordiale, ovvero una struttura organizzata formata da chi non doveva più esistere nella sfera politica. Infatti questa struttura si è resa responsabile di diverse azioni negative nell'ambito politico ed economico.

Per tanto tempo, godendo della copertura dello Stato, ha padroneggiato nell'economia, commettendo reati di ogni genere.

PIS scioglie WSI

PIS,il partito Legge e Giustizia di Jaroslaw Kaczynski, quando ha vinto le elezioni nel 2006 ha sciolto WSI e ne ha denunciato i reati in due rapporti, di cui uno solo è stato reso pubblico.

Quello più importante, con i nomi degli agenti, doveva essere pubblicato successivamente. Tuttavia la firma del presidente di allora,Lech Kaczynski, non è mai arrivata per la morte che lo colse inseguito alla catastrofe di Smolensk. Il rapporto è rimasto segreto e, secondo la Procura, Sumlinski lo avrebbe voluto vendere aKomorowskiperché, secondo il giornalista, era un collaboratore di WSI, o perfino un agente.

Il giornalista ha scoperto, inoltre, che in diverse occasioni ha aiutato una società - Pro Civilis - fondata da ex agenti WSI,responsabile di estorsioni alle banche, e soprattutto delle uccisioni di chi sapeva troppo.

Wojciech Sumlinski,portato alla disperazione e per difendere la propria famiglia, cercò di togliersi la vita. Sono stati mossi contro di lui una ventina di processi penali a carico, sono state installate a casa microspie e i suoi documenti sono stati sequestrati.Ha scritto diversi libri denunciando un'evidente relazione fra i politici e il mondo criminale. Una macchina in grado di portare a termine i peggiori crimini.

Avrebbero immesso sul commercio carburanti senza accisa ed estorto soldi alle banche.

Tutti coloro che si sono accorti di questi loschi traffici, sarebbero morti. Lo scrittore, nei suoi libri precedenti, ha denunciato che tra gli scomparsi ci sarebbero anche alcuni suoi informatori. Ora anche luiteme per la propria vita.

Anche la mafia ha un suo limite

Dopo le ultime elezioni, con la vittoria di PIS, per lui i peggiori incubi sono finiti.Sumlinski è stato prosciolto da ogni accusa dal Tribunale. Un ex agente che avrebbe guidato le accuse contro di lui,sarebbe morto in circostanze misteriose. Il nuovo Ministro della Giustizia ha rinviato a giudizio diverse persone accusate di truffa, come quella riguardanteAmber Gold,una piramide finanziaria probabilmente diretta da ex agenti di WSI.

Sumlinskiha vinto, è riuscito a pubblicare i più nascosti segreti delle strutture mafiose, emolte persone immischiate in affari sporchi, compreso, Bronislaw Komorowski, ora cominciano a temere la Giustizia.