Entrati nel periodo dell’Avvento spuntano, come ogni anno, casi di sacerdoti, presidi e insegnanti che rinunciano al presepio per non urtare la sensibilità dei fedeli di altre confessioni, in particolare musulmani.

Il caso del presepe di Cremona e i precedenti

È di questi giorni la decisione di un cappellano di Cremona, Don Sante Braggiè, di rinunciare all’allestimento del presepe nel cimitero comunale, per rispetto verso i morti induisti e i musulmani lì sepolti. La scelta ha provocato la reazione del suo predecessore, Don Mori, il quale ha affermato: "non siamo in Arabia".

Non è la prima volta che in Italia assistiamo a scelte e dichiarazioni simili: l’anno scorso il preside di una scuola primaria di Rozzano, Marco Parma, decise di cancellare le festività natalizie all’interno dell’istituto, sostituendole con una generica "Festa d’Inverno". La scelta di rinunciare alla celebrazione del Natale nella scuola, era legata alla volontà di evitare turbamenti agli alunni di altre fedi religiose. In seguito alle proteste, il dirigente scolastico decise di dimettersi dal proprio incarico.

L’Islam e Gesù Cristo

La volontà di rinunciare alle celebrazioni del Natale per rispetto dell’Islam è un grave errore determinato dall’ignoranza. Non si tratta di fare le barricate per difendere le proprie "tradizioni"; semplicemente non esiste alcun conflitto tra l’Islam e Gesù.

Quest’ultimo è conosciuto dai musulmani con il nome di Isa ibn Maryam, (Gesù figlio di Maria), e la sua figura viene più volte citata nel Corano. Ovviamente vi sono differenze sostanziali: l’Islam non crede che Gesù sia incarnazione di Dio, bensì lo considera un Profeta.

Nel Corano viene riportata la nascita virginale di Gesù da Maria: (Cor.

III: 42, 45, 57) - "Maria! In verità Allah t'ha prescelta e t'ha purificata e t'ha eletta su tutte le donne del creato...O Maria, Iddio t'annunzia la buona novella di una Parola che viene da Lui, e il cui nome sarà il Cristo, Gesù, figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell'altro e uno dei più vicini a Dio. […]".

Nel dicembre 2015 Wael Farouq, docente musulmano di lingua araba presso l’American University del Cairo e l'Università Cattolica di Milano, intervistato da un noto portale d'informazione sostenne: "Gesù Cristo possiede, nel nobile Corano, uno status superiore rispetto agli esseri umani ordinari […] infatti è la Parola di Dio e uno Spirito che da Lui proviene, deposto nel grembo di Maria Vergine".