Ok, indovinare il nome dell’ultimo eliminato prima della semifinale, ovvero dell’ultimo giubilato dai giudici, prima che la parola passi interamente al pubblico, non è stato difficile. Anzi, in verità, l’ultimo cantante ad essere stato bocciato dai coach di XFactor 2016 resterà Loomy, visto che Andrea Biagioni si è arreso a un verdetto che sembrava scritto solo dopo il Tilt.

XFactor 10: bookmakers dicent

Una scelta inattesa, quella di Arisa e Alvaro, i due giudici “neutrali” chiamati a deliberare in un ballottaggio che ha sorprendentemente portato all’ultimo scontro Roshelle.

Alla fine tutto è andato come previsto, ma chissà che quanto successo in semifinale non porti a cambiare qualcosa nelle quote dei bookmakers durante i giorni che precederà la finale. Perché Gaia e Eva restano saldamente al comando delle “proiezioni” (e di questi tempi non si può neppure prendersela con gli exit pool…), davanti alla stessa Roshelle e ai Soul System. Ormai decideranno solo i dettagli, visto che raramente le esibizioni della finale, duetti compresi, cambiano gerarchie già definite durante i precedenti live e probabilmente rafforzate dall’ascolto degli inediti.

XFactor 10: quegli inediti che (non) spaccano

Ecco, come avevamo anticipato la semifinale, caratterizzata da un inatteso buonismo e da un’Arisa poco credibile nei panni della buonista a ogni costo, era attesa anche se non soprattutto per la curiosità di conoscere come i migliori talenti di quest’edizione avrebbero approcciato il “vero” mondo della canzone, non quello delle cover.

Detto che, come analizzato, non sempre l’inedito di un talent, a dispetto di quanto ci si aspetterebbe, inquadra la personalità e soprattutto il genere ideale nel quale i ragazzi potranno provare ad affermarsi, neppure il 2016 sembra poter consegnare alla storia un brano realmente indimenticabile. Le attese sono state confermate: la ballata intimistica di Biagioni (“Il Mare Dentro”), pur lodatissima dai giudici, si è arresa alla superiore musicalità e ad interpretazioni dallo spessore diverso dei quattro finalisti.

Come sempre impeccabile sul piano stilistico, ma ancora troppo manieristica e uguale a sé stessa Eva, ultramoderna Roshelle, che con “What U Do to M” ha confermato, parole sante quelle di Fedez, di essere il prodotto discograficamente più a fuoco di quest’edizione.

XFactor 10: i nostri favoriti. E come finirà…

Un’affermazione, quest’ultima, che ne porta altre due: il fatto che la cantante lombarda possa diventare la vera regina delle vendite una volta finito il talent, ma forse pure che non toccherà a lei alzare la coppa del vincitore.

Come spesso succede a Sanremo, infatti, non è il prodotto migliore, o quello più innovativo, ad avere la meglio, bensì quello più nazionalpopolare o comunque conformista. Termini che forse non si adattano a un talent, che per definizione fa rima con un pubblico giovane, ma non è certo la prima volta che coloro che si meriterebbero un ideale premio della critica ad XFactor non riescano ad entrare nell’albo d’oro. Ecco spiegato perché i favori del pronostico toccano a Gaia, comunque appagante nel suo mix pop e soul esaltato da una voce senza imperfezioni, o alla “sanremese” Eva, piuttosto che ai Soul System, vincitori morali della semifinale grazie all’inedito più “spaccante”, "She’s like a star", per poi ribaltare la scena con un personalissimo “Can't Hold Us”, migliore rispetto a un "Best Mistake" toppata da Fedez per Roshelle. Vincerà il migliore? La nostra classifica sarebbe Roshelle e Soul System, o invertite, ma con ogni probabilità non finirà così. Tanto poi, deciderà il mercato.