Il PD ormai è più frammentato di uno specchio rotto. Maggioranze, minoranze, Dem, tutti si riuniscono in piccole correnti. I fedelissimi di Renzi, rimasti sul suo carro, hanno avuto il loro premio, mentre a tutti gli altri non va giù il fatto che anche da premier dimissionario sia comunque riuscito a imporre le sue scelte sul governo Gentiloni.
Premiati i fedelissimi
Matteo Renzi lascia il palazzo, gli altri invece tutti dentro a cominciare da Luca Lotti e Maria Elena Boschi. Il primo aveva il sogno nel cassetto della delega ai servizi segreti, ma non viene accontentato e alla fine diventerà ‘solo’ ministro con delega allo Sport, Cipe ed Editoria.
Mentre la seconda, sonoramente sconfitta alle urne, dopo aver tirato in mezzo i malati di cancro, l’Isis, gli alieni, minacciato fantomatici ritiri dalla Politica, aver alzato la voce a Zurigo eccetera è stata addirittura premiata con un bell’incarico a sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ruolo potentissimo. Si dice, da alcune indiscrezioni, che per restare in squadra 'Meb' abbia inviato direttamente a Gentiloni alcuni messaggi, supplicando di non essere scaricata.
Accordi, sotto accordi compromessi e messaggini, ormai questi politici fanno di tutto per restare il più a lungo possibile nelle stanze che contano, sbeffeggiando anche coloro che ancora regalano il loro voto a codesti individui, andatevi a vedere il bel sorriso dei neo ministri presenti al giuramento al Quirinale, in particolare proprio quello dela ‘Mari’.
Come se nulla fosse, come se la riforma bocciata dal voto non fosse neanche sua. Era ministro, ora è sottosegretario alla presidenza del Consiglio con deleghe importantissime.
Se invece sbaglia un qualsiasi lavoratore di una qualsiasi azienda italiana che succede? Viene promosso a vice direttore?
Da destra a sinistra si arroccano sulle poltrone sperando che la bufera populista passi in modo naturale, ma si dimenticano che ogni loro azione, ogni loro dichiarazione non fa altro che aumentare la rabbia del popolo che, letteralmente, muore di fame.
Basta pronunciare tre parole: Alfano agli Esteri. Alfano non parla nemmeno l’inglese ma diventa ministro degli Esteri. L’incoerenza dei politici italiani li sta lentamente distruggendo, come un altro scandalo di gran lunga peggiore, i ministri senza laurea.
Un giovane ragazzo che per motivi diversi non ha potuto proseguire gli studi per conseguire la laurea che tipo di lavoro riesce a trovare in questo Paese?
Tutto l’impianto ha perso coerenza e credibilità, lo hanno capito anche i più duri da convincere, la bufera sta diventando uno tsunami.