Il 4 gennaio dell'anno appena iniziato, la Francia ha approvato la legge che vieta l'uso di schiaffi e sculacciate sui bambini; dopo il monito arrivato dal Consiglio d'Europa di adeguarsi all'Art. 17 della carta europea dei diritti sociali. Quindi, ciò ci ha fatto ricordare che, oggi (terzo millennio) sculacciare un bambino è un reato, perseguibile per legge, in 52 Pesi; compresa l'Italia. Anche se, da noi, non c'è una specifica legge; c'è però una sentenza della Corte Costituzionale del 1996 che vieta l'uso di percosse nei confronti dei bambini, sculacciate comprese.

Sculacciare i propri figli

Mentre I genitori post sessantottini, anche se a volte lo facevano, un po' se ne vergognavano, per la stragrande maggioranza della popolazione un "sano" scappellotto o la classica sculacciata risolvevano l'identità di ruolo: io sono il genitore, ho diritto di farlo tu in quanto figlio hai il dovere di riceverlo; così come io l'ho dovuto sopportare dai miei e il circolo vizioso si è ripetuto invariato per generazioni. E forse ancora adesso in molti casi è così. Nel video "I Sentieri Dei Nidi Di Ragno", uscito in questi giorni, il rapper italiano LowLow denuncia chiaramente che la rabbia dei giovani nasce anche dalla violenza subita in casa: mostrando un padre che si toglie la cintura per picchiare il figlio; la schiena del ragazzo coperta di segni e lividi ed il naso sanguinante di una donna (presumibilmente la madre) che interviene nella scena.

Allusione ad una violenza peraltro non palese.

Rispetto: è questo ciò di cui abbiamo bisogno

Eppure su questo argomento sono state scritte parole come se piovesse. E tante ancora potrebbero essere scritte. Come non ricordare l'educatrice per eccellenza: l'antesignana Maria Montessori (1870/1952), tra l'altro ci piace ricordare come la prima donna laureata in medicina in Italia, madre dell'omonimo metodo tutto italiano, per altro attualissimo ancora oggi, che già nel 1907 aprì la sua prima scuola, isole felici, in cui il rispetto e la valorizzazione delle capacità del bambino sostituivano il rigore e la mortificazione anche corporea?

Il motto riassuntivo del metodo Montessori "aiutami a fare da me" è il nuovo modello di cui abbiamo bisogno?

Stando a quanto dicono gli scienziati dell'educazione, ovviamente semplificando, un bambino sarà un adulto consapevole e sicuro quanto più è stato abituato da piccolo ad essere incoraggiato e seguito con pazienza anche e soprattutto nello spazio del gioco e della immaginazione fantastica.

Non è che se il suo modello avesse prevalso allora, ci saremmo risparmiati un ventennio, un cinquantennio e poi un altro ventennio della nostra storia di cui non andare particolarmente fieri? E forse adesso non staremmo ancora a parlare del perché i social, la droga, l'alcool e la violenza attecchiscono sulle nuove generazioni. Guardare il cinquantesimo rapporto Censis per credere.