Nella giornata di lunedì le ruspe hanno cominciato l'abbattimento del Palazzo di Via della Farnesina 5 a #Roma, abbattimento avvenuto, secondo la direttiva N.85 del Comune di Roma, a spese dei proprietari, 260000 euro per l'esattezza.

Purtroppo come si suol dire, oltre al danno la beffa, se infatti le cause del cedimento strutturale sono ancora al vaglio degli inquirenti, la pericolosità del palazzo nei riguardi dei palazzi attigui, ha reso l'abbattimento non più procrastinabile, anche perchè erano moltissime le famiglie inquiline di quegli stessi palazzi che avevano anch'esse abbandonato le proprie case per paura che il palazzo crollando coinvolgesse anche i loro, ed erano ospiti di Residence a spese del Comune

I "problemi" se così li vogliamo definire, a quel punto, però erano due: a chi attribuire i costi di demolizione e la modalità con cui far recuperare ai proprietari delle case, i loro averi che erano stati abbandonati all'interno del palazzo al momento dell'evacuazione.

Questi problemi purtroppo sono stati "risolti" se così si può dire, nel peggiore dei modi. Il Comune di Roma, con la Direttiva N.85, ha fatto scattare l'obbligo di legge per i proprietari ad abbattere ciò che rimaneva delle loro case a loro spese, se non l'avessero fatto sarebbe scattato il cosiddetto "Esecuzione in danno" cioè avrebbe provveduto il comune a demolire il palazzo per poi rifarsi sui proprietari.

Purtroppo per i proprietari di oramai ex casa, la tragedia non è finita qui, perchè oltre ad aver perso la propria casa, e ad aver dovuto sborsare di tasca loro 260000 euro per la demolizione della stessa, tanti, anzi praticamente tutti i loro averi sono rimasti sotto quelle macerie. Si, perchè al momento dell'evacuazione hanno dovuto lasciare tutto ciò che non poteva essere agilmente trasportato, nei giorni successivi i Vigili del Fuoco hanno accompagnato chi avesse voluto a cercare di recuperare qualcosa, ma la maggior parte degli averi di quella povera gente adesso si trova sepolta sotto un cumulo di macerie

Intanto le indagini vanno avanti, ma a loro le loro case e i loro averi non li restituirà più nessuno.