E siamo a quota cinque. Il periodo nero del Genoa prosegue in quel del Sant'Elia, dove il Cagliari di Rastelli si diverte ai danni di un grifone rivoluzionato dal mercato e fragile più che mai dal punto di vista tattico. Tanti errori, tanti limiti. Manca qualità e a Ivan Juric serve tempo, come sempre. La solita storia insomma. Una storia che ormai diverte poco, perchè ad entusiasmarsi sono soprattutto gli avversari, spesso nemmeno irresistibili.

Pesante ko a Cagliari, Genoa nei bassifondi

Il Genoa con la pesantissima sconfitta (4-1) di Cagliari ha mandato in frantumi quello che di buono era stato fatto nella prima parte della stagione.

Campionato che sta scivolando via nell'anonimato, con il solito andirivieni sul calciomercato. Queste prestazioni irritanti sono le conseguenze delle mosse societarie, necessarie quanto dolorose. C'è modo e modo di perdere e di mettere in sicurezza un bilancio dilaniato dagli azzardi del passato, ma qui c'è un campionato da disputare e da terminare nel migliore dei modi. Si parlava di 'campionato dignitoso', ma il sestultimo posto non lo è affatto. Senza Tomas Rincon e Leonardo Pavoletti il Genoa ha perso gran parte del suo potenziale. Degli innesti solo il laziale Cataldi è pronto, nel frattempo il grifone continua a fare beneficenza e si piazza nei bassifondi della graduatoria. Preziosi sta lavorando ad altri rinforzi, nel mirino ci sono Montoya ed Hernanes ma la squadra di Juric continua, inevitabilmente, ad avere il cartello dei lavori in corso appiccicato sulla fronte.

E' un andazzo a cui ormai ci siamo tristemente abituati, di certo ora è il caso di voltare pagina. Piangersi addosso non serve, ma non giochiamo alla bandiera bianca o alla rassegnazione perchè può essere molto pericoloso. Fortunatamente, tre o quatto squadre meno dotate del Genoa sembrano esserci ma è una consolazione amara. Meglio non parlare di campionato dignitoso, perchè questo non lo è. Buona fortuna a Ivan Juric, ne avrà bisogno. A fine stagione tireremo le somme.