Si è parlato di ostia ieri mattina all'audizione della commissione parlamentare d'inchiesta sulle Periferie alla Camera e ad intervenire è stato il prefetto del municipio Domenico Vulpiani. Mafia, spiagge, lungomuro e Idroscalo sono stati i temi trattati e su cui la commissione prefettizia intende intervenire in questi mesi dopo la proroga del commissariamento. Nessun accenno ai 1000 residenti scesi in piazza per chiedere di tornare alle urne: le idee sul futuro di Ostia sono chiare e poco importa se i residenti saranno costretti ad un'altra estate desolante che vedrà il territorio ancora paralizzato, almeno a sentire le parole del prefetto.

"Il problema più grave è sociale - ha detto Vulpiani - ed è la presenza di organizzazioni mafiose che gestiscono diverse attività". Quali non è dato saperlo, ma il ritornello è sempre lo stesso: ad Ostia c'è la mafia, che però il commissariamento non toglierà di mezzo. "Abbiamo frenato in qualche modo le attività criminali, ma non le abbiamo eliminate e non le elimineremo", ha sentenziato l'ex dirigente della Digos. Verrebbe da chiedersi a cosa serva questo commissariamento, se non a svendere un territorio su cui sono in ballo milioni di euro ed effettivamente nulla fa pensare il contrario.

Demolire il "lungomuro" e colpire i balneari. E' questo l'obiettivo principale della commissione prefettizia: "Ostia non è la periferia più degradata.

Abbiamo il lungomuro che vogliamo trasformare in legno e demolire il cemento". Parole che forse non faranno altro che esasperare ancora di più i cittadini che da tempo chiedono interventi contro il degrado, gli insediamenti abusivi, le scuole che cadono a pezzi, le strade dissestate, gli allagamenti ed i trasporti. Per la commissione prefettizia tutto questo può attendere, la richiesta alla giunta del M5S del Comune di Roma di 500 mila euro è indirizzata proprio all'abbattimento del lungomuro.

Si è parlato poi dei chioschi sulle spiagge libere di Ostia Ponente e non da abbattere (lasciando probabilmente il servizio bar in mano a vu' cumpra' e abusivi), dell'Idroscalo da sgomberare (trovando almeno una soluzione per le famiglie) e di nuovo di un futuro sgombero dell'ex colonia Vittorio Emanuele, che per adesso resta in mano a centinaia di immigrati a cui il Comune di Roma paga anche le utenze.

Non si prospetta un'estate serena per Ostia, con i romani che sceglieranno altri lidi ed il terreno spianato per i futuri investitori che potranno mettere le mani sulle spiagge e sull'Idroscalo traendo grandi vantaggi dalla svendita in atto di quello che una volta era il Lido di Roma. E pensare che tutto questo è stato causato da un presidente di municipio del Pd che faceva affari con le cooperative di Mafia Capitale.