La notizia del linciaggio evitato a tre africani da parte di cittadini di Milano -esasperati per spaccio di droga, rapine e furti in auto- fornisce un quadro allarmante vissuto in tante altre città italiane alla cui base c’è il binomio tra immigrazione e criminalità.

“Basta scippi e rapine”: immigrati rischiano linciaggio

È successo a Milano domenica mattina, verso le cinque e trenta, quando il popolo della notte si appresta a tornare a casa uscendo dai locali: tre ragazzi africani (due maliani e un senegalese) sono stati accerchiati da decine di italiani.

Qualche tempo fa avremmo letto un articolo di condanna contro la presunta "xenofobia" che aveva preso di mira dei “poveri ragazzi innocenti”. E invece no: stavolta l’articolo di Andrea Galli de Il Corriere della Sera, racconta di una situazione che ha oltrepassato il limite già da un po’. Il tentato linciaggio, evitato grazie al pronto intervento degli agenti, non è avvenuto in una zona periferica di Milano, ma in via Alessio di Tocqueville, definita come una delle stradine «satelliti» di corso Como, predilette proprio dagli immigrati per vendere droga, borseggiare e scippare, secondo le parole del Corriere.

Inversione di rotta al Corriere, come Renzi

L’analisi contenuta nell’articolo arriva pochi giorni dopo il discusso post di Matteo Renzi che sulla pagina Facebook ha rilanciato un concetto molto semplice e (almeno finora) molto caro ai partiti e ai movimenti di destra sin dagli anni ’70.

Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli – è il pensiero di Renzi contenuto nel suo libro –, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro”. L’Italia non riesce ad aiutarli gli immigrati: lo racconta l’articolo del Corriere della Sera e lo confermano i dati della Questura e del Comando provinciale dei carabinieri secondo cui corso Como –zona pregiata se non di lusso– è in testa alle priorità, con una serie di operazioni che nell'ultimo periodo ha registrato ben 120 fotosegnalati dal commissariato Garibaldi-Venezia.

Numeri (e criminalità?) destinati a salire

Secondo i dati del ministero degli Interni, il 2017 registra una media record con oltre 14mila arrivi al mese (più 10,85 per cento rispetto al 2016). Dal 2 gennaio al 7 luglio sono sbarcati sulle coste italiane 85.150 migranti. Oltre al rapporto pieno di ombre tra il ruolo delle Ong e l’arrivo degli immigrati, c’è un altro filo che lega clandestini e richiedenti asilo alla criminalità.

Secondo l’articolo del Corriere, infatti, la presenza di africani in città è cresciuta in maniera esponenziale: qualcuno – secondo Andrea Galli – ipotizza che i “capi” vadano proprio nei giardini della stazione Centrale, definiti un “enorme campo profughi non autorizzato”, a cercare manovalanza. Adottare misure adeguate sul fronte di un’immigrazione incontrollata è sempre più urgente: anche perché quello che sta vivendo Milano, lo vivono molte altre città -piccole e grandi- in Italia. Finalmente anche il Corriere della Sera e Matteo Renzi se ne sono accorti.