Dopo i tristi episodi che hanno caratterizzato domenica scorsa, sono arrivati importanti chiarimenti da parte dei responsabili delle società di rugby coinvolte.
Under18: telefonata tra i presidenti di Paganica e Appia Rugby
C'è ancora un giallo sulla gara tra Paganica e Appia Rugby per la categoria Under18: ancora non si capisce se sia regolarmente terminata - come fa capire il comunicato uscito con il risultato della gara - oppure risulti sospesa e quindi da recuperare. In ogni caso, dopo la rissa finale che ha coinvolto anche persone che non erano in campo, il presidente della Polisportiva Paganica, Antonio Rotellini, ha telefonato al suo parigrado dell'Appia Rugby, Massimiliano Scaringella.
In attesa del comunicato congiunto delle due società, Rotellini ci ha dichiarato al telefono: "Mi auguro che i toni vengano stemperati molto presto. Sono dell'idea che ogni partita finisca nel momento in cui l'arbitro fischia la fine. Quella con Scaringella è stata una telefonata accesa, tra due presidenti che giustamente vogliono tutelare le rispettive società. Le persone si devono parlare per chiarirsi: per quanto riguarda l'accaduto mi rimetto a quanto stabilirà la Giustizia sportiva". Sullo stesso tono, le dichiarazioni di Scaringella: "Ho ricevuto con piacere la telefonata del Presidente della Polisportiva Paganica. Il colloquio è stato costruttivo e franco. L’Appia Rugby ha tenuto a precisare che non esiste alcun problema tra le due società poiché riteniamo che i comportamenti di singoli non si debbano estendere all’intero club".
I dubbi di Scaringella, però, riguardano l'omologazione del risultato: "L’arbitro ha detto di aver sospeso la partita per tutelare la sicurezza dei giocatori a causa dell’ingresso di numerose persone sul terreno di gioco . Ritengo che la pubblicazione del risultato sia frutto di un errore di trascrizione. Anche per questo attendiamo cosa deciderà il Giudice Sportivo in base al referto".
Serie A: comunicato congiunto Primavera-Gran Sasso
In un comunicato scritto assieme, le società Gran Sasso Rugby ed U.S. Primavera Rugby, hanno fatto sapere di voler "condannare in maniera decisa ciò che è successo nella partita tra le due formazioni domenica scorsa". Come già raccontato, sulla pagina Facebook della società Gran Sasso si era parlato di spettatori romani entrati in campo per ingaggiare una rissa.
Secondo il racconto raccolto da un atleta della squadra romana, invece, le cose sarebbero andate in maniera molto diversa. A chiudere le polemiche è arrivato, appunto, il comunicato firmato dai due club, secondo i quali tutto ciò che "ha coinvolto sia il campo sia il pubblico - secondo i presidenti di Gran Sasso Rugby e Primavera Rugby, Loredana Micheli e Lorenzo Zileri Dal Verme - mai apparterrà al patrimonio delle due Società rugbistiche". Da sempre le due società sono impegnate - sottolineano - "nel coltivare l’etica del gioco, il rispetto, la cultura dell’accoglienza e del vivere insieme oltre a quello che rappresenta il mero risultato sportivo".
Poi, nel comunicato si legge una cosa molto differente dal comunicato delle società Paganica e Appia Rugby: Primavera e Gran Sasso, infatti, al fine di fare chiarezza su quanto accaduto e nel comminare la giusta pena a chi si è ritenuto responsabile di atti contrari all’etica sportiva, "ripongono piena fiducia nell’operato della terna arbitrale e della Giustizia sportiva, per il necessario monito con lo scopo di ribadire il bagaglio di valori in cui esse si riconoscono".
Scaringella e Rotellini, invece, hanno parlato di fiducia riposta esclusivamente nella Giustizia sportiva. Tutto è bene, dunque, ciò che finisce bene, nella speranza che non si verifichino nuovi episodi prontamente utilizzati e strumentalizzati per screditare uno sport nobile come il rugby.