Ci sono i meriti di una squadra cinica e stoica, mai doma, capace di riacciuffare un risultato che a trenta minuti dal termine sembrava ormai scritto. Ci sono i meriti di due fuoriclasse assoluti come Higuain e Dybala e quelli di due guerrieri insuperabili come Chiellini e Barzagli. Ci sono i meriti di una società come quella bianconera che è stata in grado di allestire una rosa più che mai ampia e competitiva. Ma ci sono, soprattutto, i meriti di un allenatore straordinario che, nel momento più complicato di tutta la sua esperienza juventina, è riuscito a stupire nuovamente tutti con una doppia mossa inaspettata e letale.
E' il minuto sessanta. Il Tottenham è avanti 1-0, la Juve è a un passo dall'eliminazione dalla Champions League. La squadra non gira, regala ampi spazi tra le linee di difesa e centrocampo, subisce in continuazione gli strappi di Son e la fisicità di Kane e non riesce a rendersi pericolosa dalle parti di Lloris. Mister Allegri sceglie per una doppia sostituzione: fuori Matuidi, generoso ma impreciso, e dentro Asamoah, con la squadra che passa a un più offensivo 4-2-3-1. Fuori anche un acciaccato Benatia per Stephan Lichtsteiner, che libera Barzagli dalla marcatura di Son e permette più spinta sulla fascia destra. E' la mossa decisiva. Da un cross del terzino svizzero, appena tre minuti dopo, nasce il goal di Higuain, lesto a ribadire in rete il colpo di testa di Khedira.
E' il goal che sveglia la Juve e mette pressione al Tottenham che, altri tre minuti dopo, subisce anche la rete di Dybala. I bianconeri soffrono il ritorno degli Spurs nei minuti finali ma portano a casa la qualificazione. E' il capolavoro di Allegri, capace di cambiare il destino di una partita segnata inserendo due terzini.
Le altre mosse vincenti di Allegri
Il tecnico livornese non smette di stupire. Nel cambiare la gara a partita in corso è forse il migliore al mondo, qualunque siano le risorse a sua disposizione in panchina. In Champions, nel novembre del 2014, ricordiamo l'ingresso di Llorente all'ora di gioco nella partita casalinga contro l'Olympiakos, sul risultato di 2-1 per gli ospiti.
Partita ribaltata dallo spagnolo con un goal e un assist e bianconeri che tornano a sperare in una qualificazione che ormai sembrava persa. Nel 2016, in un bloccatissimo scontro Scudetto contro il Napoli, Allegri incarta Sarri con una doppia sostituzione: prima l'ingresso di Zaza, che si rivelerà uomo partita, e poi quello di Alex Sandro, subentrato a Dybala tra il dissenso evidente del pubblico ma capace di servire l'assist per l'attaccante lucano a due minuti dal termine. Il più classico dei goal Scudetto. Infine, poco più di un anno fa, il capolavoro generale nel doppio confronto contro il Barcellona di Luis Enrique, affossato per 3-0 all'andata e neutralizzato al ritorno al Camp Nou. Una doppia sfida preparata in modo maniacale da Allegri e chiusa senza subire goal da un attacco atomico come quello blaugrana.