La partita di mercoledì sera, al Santiago Bernabeu, agli occhi di un "neutrale", potrebbe apparire come una semplice e pura formalità. La Juventus, infatti, per superare il turno, dovrebbe sconfiggere il Real Madrid di Cristiano Ronaldo per quattro reti a zero, oppure "accontentarsi" di tre goal di scarto e arrivare alla lotteria dei calci di rigore.

Impossibile? Non per tutti.

Tre motivi per provare a crederci

1: Rimonte di questo tipo, estremamente clamorose, nella storia del calcio, si sono già viste, regalando emozioni indescrivibili ed indelebili, sia per i vincitori che per i "rimontati". L'ultima, in ordine cronologico, è arrivata nella passata edizione della Champions League, ad opera del Barcellona di Luis Enrique, contro un avversario tutt'altro che modesto, ossia i campioni francesi del Paris Saint Germain. Il quattro a zero del match di andata, infatti, è stato clamorosamente ribaltato da un ritorno che, definire assurdo, sarebbe riduttivo, terminato con un sonoro sei a uno per i blaugrana e, di conseguenza, con un'incredibile ed inaspettata qualificazione al turno successivo.

Un altro precedente, invece, ha visto coinvolto un club italiano. Si tratta del Milan di Carlo Ancelotti che, dopo aver battuto per tre reti a zero gli spagnoli del Deportivo la Coruna, ha subito un goal in più nella gara di ritorno (4-0), mettendo così fine alla propria avventura europea.

2: La Juventus, nella passata stagione, ha già dimostrato di poter realizzare la classica "partita perfetta", nell'andata dei quarti di finale di Champions League, contro un Barcellona semplicemente mostruoso, reduce da quell'incredibile rimonta di cui si è parlato in precedenza. Un tre a zero meritato dall'inizio alla fine, con gli uomini di Massimiliano Allegri costantemente padroni del campo e capaci di annullare un fenomeno del calibro di Lionel Messi.

3: Quel Bayern Monaco-Juventus disputatosi nella Champions League 2015/2016, che ha visto la Juventus imporsi, per ottanta minuti, su uno dei campi più difficili d'Europa. Per tentare l'impresa, servirà una prestazione di quel tipo, possibilmente, senza il crollo finale.

Tre motivi per non crederci più

1: Il Real Madrid si è dimostrato nettamente superiore. I Blancos, nella gara d'andata, hanno messo in mostra un evidente strapotere tecnico che, in una sola settimana, non può in alcun modo essere arginato né tanto meno colmato.

2: Quando Cristiano Ronaldo vede la Juve, segna sempre. Insomma, sembra che, contro i madrileni, la Juventus parta sempre in svantaggio di una rete, siglata immancabilmente dal fuoriclasse portoghese.

Anche quando, in passato, la squadra di Massimiliano Allegri è riuscita ad eliminare il Real Madrid, ha comunque subito un goal dall'attuale Pallone d'Oro.

3: Le rimonte sopra citate, sono arrivate tutte a campi invertiti. Per essere più chiari, sia il Barcellona che il Deportivo, infatti, hanno realizzato il loro personale "miracolo sportivo" nello stadio di casa, con una conoscenza maggiore del campo e, soprattutto, con migliaia di tifosi dalla propria parte.